[releases] afe127cd
andrea marutti & fausto balbo: detrimental dialogue



  Artist: Andrea Marutti & Fausto Balbo
Title
: Detrimental Dialogue
Format: CD in gatefold cardboard sleeve with poster

Tracks: 4
Playing time: 48:16
Release date: October 2010
File under: Experimental / Avantgarde


Track List:

1.  Winter  18:41

2.  Indulge Me  12:49

3.  Set-Back  6:18

4.  Troubled Elephant  10:24

 

Description:

Andrea Marutti and Fausto Balbo have met in 2005 at Lab12 in Vigevano; both active in music making since more than fifteen years, their friendship has grown over the years on the fertile ground of the interest that they share about electronic experimentation and their wide and open-minded listening habits.

"Detrimental Dialogue", their very first collaboration, deeply explores various types of analogue and digital synthesis (additive, subtractive, Physical Modeling, FM, Phase Distortion, Granular, etc.) and live electronics elements.

Recorded together in the authors' studios and then worked out in seclusion between 2007 and 2009, the tracks on "Detrimental Dialogue" were subsequently redefined during a one-week long collective mixing session rigorously made with analogue equipment and precious outboard effects at Fausto Balbo's studio.

The album presents four experimental electronic pieces whose exact classification eludes us since their musical contents are rich of the most disparate suggestions.

In a formula full of its own natural-born personality, we find elements that recall prominent experimental forms - sometimes pseudo-abstract - rich of fragments, loops and "clusters" of sounds that bear a pronounced and exhibited synthetic matrix.

"Atmospheric", dilated and generally quiet sequences are alternated with more structured, dramatic and progressive moments that shake the listeners and emotionally involve them with a more orthodox path, without giving way to conventional or stereotyped solutions.

The artwork created by Stefano "Sicksoul" Rossetti enrich this nice work offering an "alien" rendition of the music, and once again "Space Is the Place"!


Reviews:

"...The album shows a deep love for analogue and digital synthesizers, and was recorded in various sessions, but mixed together in a long session, using an analogue mixer. The overall musical approach is best described as "cosmic" music. Four lengthy pieces of spacious electronics, with a nice rough edges. Not as gently floating about as say everything Tangerine Dream did after the mid seventies, but with that nice experimental touch. Ultimately it all sounds pretty retro, but that notwithstanding, it also sounds like a great trip..."
Vital Weekly [more]

"...The first synth driven suite start as an ambient piece to leave room to some unexpressive white noises and sounds and to resurface a simple fragmented keyboard melody, as the rest of the music the track is hyper arranged and not so immediate. The second episode offers the same kind of cocktail you will sip for the whole length of the CD, but beside the ambient frameworks coming in and going and together with these sharp and/or fragmented electronic noises the used some bass lines, sometimes the impression is they put together some old IDM, Pan Sonic and cold experimental electronics, also thanks to its structure this track is my personal favorite. With the closing tracks the atmosphere of the release becomes more rarefied and abstract, bringing in the "space is the place" element to the music, so if you're into that "we're floating in the universe" feel you love these closing chapters, above all the last one where this dynamic duo hypnotizes and scares the shit out of the listener, avoiding dark or gothic influences which it's a result itself. An electronic post-ambient, post-kraut, cold but yet analog-sounding release... Can you imagine that?!"
Chain D.L.K. [more]


"...Le tracce di "Detrimental Dialogue", create tra il 2007 e il 2009 e missate in rigoroso ambiente analogico, sono un viaggio esaltante nel microuniverso dei circuiti elettronici, alla fonte del suono non generato da processi meccanici. "Winter" propone una sintesi di microsound ruvidi, granulari, che si trasforma in pulsazioni cosmiche, in emissioni radio, in segnali dallo spazio profondo. Tanta astrattezza è mediata da una sensibilità melodica "siderale" che non va del tutto persa, come dimostra "Set-Back", che richiama le fughe schnitzleriane di "Rot". Un lavoro che ha più a che fare con le sperimentazioni sull'unità inscindibile del suono elettronico di Iannis Xenakis o Curtis Roads che con i loro sedicenti epigoni moderni. Insomma un album che, da una prospettiva moderna, possiede il rigore della musica colta degli istituti di fonologia del XX secolo. Per fan di: Curtis Roads, Be Maledetto Now!, Morton Subotnik..."
Preavy Rotation [more]

"...Due artisti in copertina, ma anche un artista alla copertina: i disegni di Stefano Rossetti (Sicksoul) sono un ottimo biglietto da visita per questa coproduzione Afe / Fratto9 / Boring Machines, tanto che il suo stile "fumettoso" e divertente influenza la percezione del disco, che appare per lunghi tratti come un viaggio spaziale così come ingenuamente se lo immaginavano (e musicavano) prima della rivoluzione del laptop, per cui ecco che la stragrande maggioranza dei suoni di "Detrimental Dialogue" sembra provenire da improbabili ed enormi calcolatori, con le bobine giganti il cui nastro viene esaminato dallo scienziato di turno..."
Audiodrome [more]

"...un fascinoso quadro retro-futurista, dove la vena sperimentale è suffragata dall'utilizzo di macchine vintage, scelta di campo e attitudinale che combacia con le digressioni new age di taluni esponenti del dopo-noise. Vaste distese elettroniche, che nel corso della loro durata ammettono impercettibili variazioni, mantenendo uno stato di costante tensione, nell'attesa di uno spiraglio onirico. Cinema per le orecchie - per dirla con qualche nostra vecchia conoscenza - in cui gli esperimenti primordiali di Morton Subotnik sembrano ricongiungersi alla venuta dei corrieri cosmici. Musica allo stesso tempo celestiale ed intimamente corrosiva..."
Blow Up (1) [more]

"...Confrontando questo "Detrimental Dialogue" con la maggior parte degli album elettronici in circolazione, salta immediatamente all'orecchio la diversa e più corposa grana della materia sonora. Ne viene fuori una musica subliminale, che riesce ad armonizzare in un microcosmo coerente una grande quantità di suggestioni. Si va dai viaggi interstellari dei Cluster alla glacialità pseudo-accadamica dell'elettronica di un Morton Subotnick, passando per gli sfrigolamenti suburbani dell'ambient post-industriale alla Zoviet*France. E tutto ciò con grande naturalezza, senza che vi sia frizione tra i differenti pattern sonori. In tal senso, da manuale la bellissima e ipnotica "Winter", che si snoda per oltre diciotto minuti tra modulazioni di frequenze aliene e shortwave radio alla Conet Project, riuscendo a conferire emozionalità a un suono paurosamente isolazionista..."
Onda Rock [more]

"Non poteva che dare buoni frutti l'incontro tra Andrea Marutti e Fausto Balbo, due musicisti da tempo tra gli esponenti più in vista della nostra musica elettronica di ricerca, già autori anche in passato di ottime prove... Il risultato è un'opera dal taglio sperimentale divisa in quattro lunghe tracce dove confluisce tutto il bagaglio dei due autori, una sorta di viaggio cinematico che risente in positivo della strumentazione vintage e accompagna l'ascolto in una possibile definizione di ambient perennemente disturbata. La copertina, col suo immaginario sci-fi d'annata, ben suggerisce una plausibile prospettiva per uno dei dischi più intriganti tra quelli in cui ci siamo imbattuti di recente..."
Il Tirreno [more]

"...En dat is ook precies waar het op hun CD "Detrimental Dialogue" om draait. Hoewel "schade berokkende dialoog"” de lading van de muziek niet helemaal dekt. Of je moet het lezen als elektronische dialogen die helemaal ontsporen en later weer op elkaar inhaken. Samen creëren ze namelijk spacy geluiden die de ruimte in lijken te vliegen. Daar botsen ze op milde wijze waardoor er gecontroleerde noise ontstaat. Vervolgens storten ze weer naar beneden om elkaar weer te vinden. Klink wat abstract, maar zo is de muziek ook. De verbindende factor is wel het ruimtelijke aspect, lees als vanuit het heelal, waarmee ze een ongelooflijke diepgang in hun geluid weten te scheppen. En tevens bevat het die desolate, mysterieuze duisternis van het heelal (ten minste zo stel ik me dat voor). In de vier lange tracks gaat het er dus behoorlijk abstract aan toe, maar ze weten het boeiend en goed beluisterbaar te maken door de zwoele ambient ondergrond. Het is een album vol ongrijpbare, fascinerende ruimtetrips..."
Caleidoscoop [more]

"...Marutti e Balbo compongono un album ostico e opprimente, un susseguirsi di intuizioni sintetiche e di suoni alienanti. I due artisti costruiscono un panorama spaziale impervio, ben rappresentato nella sua scomoda psichedelia dai disegni di Stefano "Sicksoul" Rossetti che arricchiscono l'ottimo artwork del CD. Nonostante questo però "Detrimental Dialogue" si rivela un ascolto da cui non ci si riesce ad allontanare, si viene totalmente rapiti da suoni e suggestioni, da costruzioni e geometrie insolite e affascinanti..."
Sound and Silence [more]

"...All the way through "Detrimental Dialogue", Andrea Marutti and Fausto Balbo take electronic synthesis from extremely granular to concrete universal level and back... "Detrimental Dialogue" is a rather fine exercise in electronic synthesis processing, which, while referencing in part the sonic vision from which the kosmiche/krautrock movements of the seventies resulted, also embraces much more contemporary generative forms of electronic music to create a supremely confident and consistent piece of work. An album not to be missed."
The Milk Factory [more]

"Detrimental Dialogue" è il tipico caso di disco difficile da recensire, sia per l'oggettiva difficoltà di rendere con le parole la bellezza delle composizioni, sia per la quantità di riferimenti in gioco che, a citarli tutti, farebbero perdere la bussola al lettore... È ozioso dire che si tratta di canzoni che non trovano la quadratura: nemmeno la cercano e ad ogni ascolto vi appariranno nuove e diverse. Spegnete la luce, mettetevi comodi e partite."
Sodapop [more]

"Andrea Marutti & Fausto Balbo konzipierten mit "Detrimental Dialogue" eine beeindruckende "Ohrenweide" für Liebhaber(innen) der minimalen Klangwelten, welche in jeglicher Hinsicht vollends überzeugt – meine absolute Empfehlung!"
Kultur Terrorismus [more]

"Detrimental Dialogue" è forse uno dei pochi dischi nei quali si respira una reale e genuina sperimentazione elettronica, una frontiera che il bel paese fatica molto ad esplorare, ma quando lo fa vengono fuori dei magnifici lavori... "Winter" è uno spazio aperto invaso dai suoni, distorto, stritolato, frantumato, etereo, piccole particelle di suoni digitali mugulano in cerca di risposta, inafferabili picchi di rimbalzo e frequenze dissolte viaggiano lungo la prima traccia. "Indulge Me", una sequenza di respiro più ampio sembra un corpo sonico in avvicinamento. Le tracce sono intrise di una densa atmosfera onirica, che si espande, si contrae, incorpora suggestioni e bit in un unica forma d'onda; l'intero disco è una fine ricerca, un'ardita sperimentazione che coglie il meglio dell'elettronica mondiale e la condensa in quattro brani..."
Extra! Music Magazine [more]

"An intriguing collaboration created by Italian experimental artists Andrea Marutti and Fausto Balbo. The folks at Italy's Boring Machines label already had our attention because of some of the odd, obtuse releases they've been sending our way. "Detrimental Dialogue" is certainly the strangest and least commercial album we've heard on this peculiar small label... Tthis album will most likely only appeal to a very select and eclectic group of listeners. Features great artwork reminiscent of some of the more elusive underground U.S. comic artists in the 1990s. We love it. Top pick."
Babysue [more]

"...Un volo pindarico che si perde (ritrovandosi ad ogni angolo, ad ogni dilatazione, ad ogni singola nota) tra saturazioni elettroniche e certe teorizzazioni cosmiche di un trentennio passato, magicamente astraente, cerebralmente opprimente. Riferimenti colti(ssimi), manipolazioni a metà strada tra l'innovazione e il sovvertimento, con uno sguardo molto più che interessato alla San Francisco avanguardista degli anni '60 che rinchiusa nel Tape Music Center costruiva il futuro delle "macchine" sintetiche. Opera alta. Di un altro mondo e di un altro spazio..."
Nerds Attack! [more]

"...The kinetic instrumental ambience Andrea Marutti and Fausto Balbo feed with this improvised experimentation is sinister and sometimes shapeless - "Winter" -, else evocative and perfectly scoring the rooms of a space observatory out there in the galaxy - "Indulge Me". Solaris is not far. "Set-Back" well would music Kelvin's surprise of seeing his dead wife left on Earth, and "Troubled Elephant" his inner waste and terror. Sort of psychic Music for astral trips..."
Komakino [more]

"...Quattro lunghe tracce che si esplicitano attraverso immense distese dronanti, a tratti al limite dell'astrattismo, spesso contrassegnate da una vibrante tensione melodica che le porta ad avvicinarsi all'esperienza dei Corrieri Cosmici tedeschi o a certe esperienze del post-noise americano, oscillando ondivaghe tra dolcezza e rumore, tra memoria ed oblio. Non per tutti ma un gran bel sentire..."
Buscadero [more]


"Strane e spesso stranianti atmosfere, dominate per lo più da suoni freddi e sintetici, ma spesso arricchite da drones elettronici dalla timbrica più calda e profonda e talora da altrettanto calde, pulsanti e suggestive sequenze di basso elettrico, suono probabilmente anch'esso sintetico, ma la sostanza non cambia... Non è facile insomma, nell'immediato, comprenderne le logiche e il "disegno", e aggiungo ancora che per uno come me, che per gusto personale non ama troppo le sonorità spiccatamente sintetiche, è stato forse ancora più difficile superare questa sorta di "ostacolo". Alcune parti però mi apparivano così assolutamente trascinanti e straordinarie fin dal primo ascolto da invogliarmi a rimettere più volte il CD nel lettore, fino a che, d'un tratto ho visto il cerchio chiudersi... il "puzzle" completarsi con ogni singolo elemento, il "disegno sonoro" complessivo finalmente mostrarsi chiaro e nitido ai miei occhi, prendere solida forma nella mia mente. Difficile dire o provare a spiegare di più... Un CD da ascoltare, più volte, e da "imparare ad apprezzare". E se ci riuscirete... scoprirete probabilmente una nuova porta..."
Oltre il suono [more]


"Je connaissais peu ou pas ces artistes avant d’entendre ce disque. Il s’agit d’une bonne colaboration entre deux électroniciens qui tissent un univers insectoïde faits de clics et de clacs, de grésillements et de bourdonnements. Bien fait, étrange, un peu aliénant..."
Monsieur Délire [more]


"...The drones and ambient parts slowly fade you in and out (of an uncertain state) of consciousness, while the intrusive experiments in minimal noise, glitch and pure waveforms rip you out of there and force you to feel the here, the now and reality; this latter in all its beautiful and confrontational aspects. Through the use of effects, the sounds that are used on this album – and then mainly those noisy escapades – are put into a really nice perspective. The stereo image as well as the depth have an exceptional extra dimension, which makes the album as a whole interesting for a) modular sound nerds (you know who you are) and b) people who want to hear proof that there is more than your mind can handle. It's going straight into my collection, next to Robert Piotrowicz' "Lasting Clinamen", and the additional mini-poster with the music-making aliens and insect-shaped speakers by Stefano ‘Sicksoul' Rossetti is getting an honorary place on my studio wall. For inspirational purposes… Or just to space out!"
Connexion Bizarre [more]

"...The opening theme offers a synthesis between pure abstract electronic interferencies, spaced out lo-fi keys and icy pop-ish electronics. "Indulge Me" provides a luminous beatific soundscape in search of the absolute quietness. It slowly involves into a metaphysical sound hallucination. "Set-Back" explores mysteriously evocative, detached soundscapes slowly moving in deep distance, punctuated by electro-acoustic motives, cosmic noises and transversal flux. "Troubled Elephant" closes the album with various abstract sound manipulations and processual micro-sound textures. "Detrimental Dialogue" is a vertiginous-cathartic musical experience which entirely renew the whole kosmische synth subgenre due to unusual sound combinations. A really ambitious collaboration and absolute electronic masterpiece..."
Prog Archives [more]


"...le composizioni sono caratterizzate trasversalmente da un isolazionismo di matrice kosmische limitrofo all'ambient più scarnificata e droning, e da una taratura retro-futurista che sembra la risposta al negativo delle istanze di tanta neo-new age sentita in giro ultimamente. Come se l'hypnagogic più elettronico e synthetico fosse finito sul lato oscuro della luna in mano a sperimentatori onnivori e inarrestabili. O come HAL 9000 avrebbe immaginato la soundtrack per il suo viaggio di morte ai confini dell'ignoto. Passaggi rarefatti e diafani, diluiti e ovattati come in assenza di gravità si alternano in suite in cui ogni singolo suono, loop o frammento sonoro è calibrato meticolosamente e mai fuori posto..."
SentireAscoltare [more]

"...L'incontro tra Andrea Marutti, padre della significativa Afe Records oltre che superlativo genio della sperimentazione elettronica, e Fausto Balbo, che dalla fine degli anni ottanta a oggi si è distinto per un'articolata e intensa attività di ricerca musicale e performativa, dà vita a una vera e propria opera sensoriale. "Dialogo dannoso" è un percorso strutturato in quattro tracce, tecnicamente una riflessione sul rapporto tra suono analogico e digitale. Frutto di una lunga lavorazione che parte dal 2007, ed appare come un'opera multiforme in cui la complessità delle tracce si modifica nel corso dell'ascolto..."
Bizzarro Cinema [more]

"...Composto a quattro mani da Andrea Marutti e Fausto Balbo, due veterani della scena sperimentale nostrana, l'album è una sorta di Behemoth industriale: 50 minuti di sperimentazioni elettroniche, suddivise in quattro lunghissime tracce... Musicalmente ci troviamo dalle parti di una ambient ostile e recalcitrante, che nel suo essere totalmente priva di riferimenti ritmici raccoglie tanto l'eredità cosmica dei Tangerine Dream quanto l'isolazionismo di scuola Autechre. Bando alle melodie, presenti ma limitate a rarefatti pad ambientali. Largo agli esperimenti sul suono, ai filtri, alle forme d'onda... Non si tratta ovviamente di un'opera adatta a soddisfare qualunque palato, nè di qualcosa facilmente apprezzabile al primo ascolto. Dubito quindi che verrà incensata dalle riviste di settore o inserita nella lista dei "migliori album del…" che molti recensori amano stilare. Ciononostante, si tratta di una delle cose più avvolgenti ed intense che mi sia capitato di ascoltare recentemente. Per quanto mi riguarda tanto basta. In noise we trust."
Indie-Eye [more]

"...It's a difficult, hostile and paradoxical record, gathering an infinity of different styles, apparently undefinable, in which, however, the cosmic legacy of Tangerine Dream and of lots of Kraut Rock stands out. Melodies are left out in favour of rarefied ambient pads. Make way to sound experiments, filters, wave forms... It was previously remarked that this is not a CD for everyone, and not even something you can appreciate at the first listening. It's a work without assurance, or, better, a product whose only assurance is the uncertainty of an hallucinatory journey along a mysterious way, the goal of which is equally unknown to the pilots (Marutti and Balbo) and to the passengers (the listeners)... An evocative album, undoubtedly, to travel beyond the horizons of commonplace."
Filth Forge [more]

"Detrimental Dialogue" is the first collaboration between Northern Italy's Andrea Marutti and Fausto Balbo, who exploit a wide range of sound synthesis techniques as they worked together both in tandem and isolation across a period of three years. This has resulted in an album that merges the cosmic hedonism of Tangerine Dream's analogue experiments with the even more abstract glitch of digital synths, to form an array of auditory science fiction motifs and modulations pitched light years away from any pre-sets. These sounds the duo create and deploy are found across the whole album, making it seem more like a single work of four movements than a collection of separate ideas. Indeed, one can easily imagine it started life through free improvised sessions whose raw outputs have since been honed, filtered and edited into four separate pieces..."Detrimental Dialogue" provides a curious journey of contrasts through user-defined sounds that manage to echo Krautrock's more spacey excursions against a chaos theory of digitalia."
Musique Machine [more]

"...Andrea Marutti and Fausto Balbo set their duelling synths at each other's beards like two Renaissance-period Italians committed to a deadly vendetta on "Detrimental Dialogue"... Actually it's not quite as lively a bout of blood-letting as that might suggest, rather a slow exploration of vague, surreal, and unfamiliar territories, extended into long sojourns and episodes of odd musing..."
The Sound Projector [more]

"...Magical, transformative and downright spacey synth works melding sci-fi tonalities with cyborg melodies that encase ones sensibilities in an electrostatic prism of transcendental sonorities. From it's opening cosmic (or should that be kosmiche) beginnings "Detrimental Dialogue" expands continuously always with an eye on the distant horizon before finally erupting into an apocalyptic finale of punishing brutality and enervating intensity that leaves me utterly breathless every time. Utterly marvellous..."
Wonderful Wooden Reasons [more]

"...Come si evince dal titolo, "Detrimental Dialogue" si regge sulla dialettica tra due musicisti, attivi da molti anni, ritrovatisi nel 2005 con la sperimentazione elettronica come punto d'incontro. A questo primo dialogo si è aggiunto un ulteriore tipo di lavoro: alla prima registrazione i due hanno "aggiunto" il mixaggio collettivo su banco analogico. Il risultato è un disco sicuramente difficile ma capace, per la sua frammentarietà che diventa "sistema", per il suo gioco di specchi, di rimandi e allusioni, di affascinare e intrigare. Quattro lunghi fermo-immagine dai confini del cosmo - o della mente umana - con un'indole evocativa di grande efficacia ("Indulge Me" e "Troubled Elephant" ne sono un felice esempio). Per i cultori della migliore elettronica, un disco italiano complesso ma interessante..."
Movimenti Prog [more]

"Il lavoro del duo Marutti/Balbo (insieme per suddividersi gli universi elettronici complementari analogico e digitale) si apre con una livida "Winter" che affastella disturbi glitch, fritture di vinile e pastosi drones che prendono via via possesso della scena a partire da un plumbeo sfondo. Da qui in avanti un costante lavoro sulle modulazioni di frequenza, che un tempo si processavano girando molto banalmente una manopola... Più che Stockhausen il fulcro poetico indiscusso rimangono le più nobili esperienze mistico-sperimentali tedesche dei primi anni '70, quelle che avevano eletto il maestro di Colonia come nume tutelare. E' pur sempre revival, ma intelligente..."
Blow Up (2) [more]

"...Saturate da loops elettronici e frequenze disturbate, le composizioni qui contenute – alimentate credo anche da incursioni improvvisative – sono comunque dotate di una loro peculiare spazialità evocante cupi orizzonti metafisici e riescono ad instaurare con l'ascoltatore un "dialogo" profondo, per quanto "nocivo" esso sia come da titolo. Attraverso simulacri dark, dense correnti cosmiche ed impalpabili tracce melodiche, Andrea Marutti e Fausto Balbo ci lasciano contemplare un affresco sonoro altamente suggestivo..."
Comunicazione Interna [more]

"I poli si invertono. Il sole modifica la sua natura ciclica. Una massa abnorme ed invisibile si muove nel cosmo. L'attrattore teleologico alza la voce liberando i suoi segugi. In tempi di evoluzioni epocali, Marutti e Balbo prendono la navicella e sorvolano la materia, intonando le lingue dell'ultra-passato e dell'ultra-futuro, capaci di restituire dialoghi ancestrali di cui non possediamo memoria... La grana sonora, isolazionista e totalmente libera nel suo crearsi, evolversi e spegnersi, diventa arte fisica che avvolge l'ascoltatore in una coltre nebulosa fatta di dentro e fuori. La somma delle parti, l'unione di due menti, che diventa qualcosa di nuovo senza snaturarsi, per uno dei migliori dischi di elettronica degli ultimi tempi. La definirei musica dello spirito..."
RockIt [more]

"Essentially, "Detrimental Dialogue" is a conversation between two complete synth-heads, each tossing whizzes, whirs, crackles, tones and drones back and forth at each other, burying sounds into deeply hollowed-out stereo channels, and constantly twiddling their creations with effects and manipulations. The two Italian collaborators delve deep into the digital and analog, exploring tones to extended lengths and offering up a lot of them for your ears to try and track down and make some sense of... Also, I have to mention the artwork. The front cover posted above there is maybe the least interesting part of a much bigger, much better and more awesome poster found folded up inside the CD. Almost worth it for that alone... luckily the music's a treat, too."
Foxy Digitalis [more]

"Veterani della sperimentazione elettronica italica, Andrea Marutti e Fausto Balbo, nelle rispettive ventennali carriere di musicisti, mai si erano incontrati e mai avevano fuso i loro saperi... È una sinistra colonna sonora "spaziale" quella composta per questo "Detrimental Dialogue". Nessun riferimento melodico, solo un incessante flusso sintetico con elementi che si avviluppano l'uno all'altro creando un mantra a volte desolato (specie in "Indulge Me"), a volte più oscuro ("Troubled Elephant"). Tra Autechre e l'ultimo Reznor, sognando Klaus Schulze, Marutti e Balbo ci immergono in un incubo industrial-cosmico al cui risveglio l’odissea nello spazio appena compiuta vi sembrerà più vera che mai..."
Kathodik [more]

"Cosmic and krautrock meet abstract frequency manipulation. Warm vintage synthetic tones share the stage with barrages of dramatic soundwave processing. "Detrimental Dialogue" is in constant movement, although some passages can be described as ambient, it offers none of the established droning complacency that clouds that genre... This feels a bit like a gritty blanket being laid over you. You'd better stay perfectly still. Simply accept the journey. Until, 48 minutes later, you're back awake. And dizzy. This is top material for adventurous heads."
Darklife [more]

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