[reviews] afe062cd
punck: nowhere campfire tapes

 
basebog []
webzine, italy, july 2005

Quasi un’ora di suoni suddivisi in 4 tracce per il CD di debutto di Punck, nato da un accordo tra la sua etichetta Ctrl+Alt+Canc, e la milanese Afe.

Nowhere Campfire Tapes
parla di sensazioni intime e trae ispirazione (ma anche sostanza, grazie a campioni neanche filtrati) da un mare piuttosto lontano dalla classica iconografia della balneazione.

Adriano Zanni, di Ravenna, dipinge con le vibrazioni i colori mutevoli del mare che si oscura, e passa dai grigi pomeridiani ai blu piatti e densi dei bagliori autunnali, come è evidente in "Adriatico Lisergico".

In "Tsunami Notes" parte monocorde il parlato di Paolo Ippoliti (Logoplasm) e si arricchisce di decorazioni al modo dei musicisti concreti: aeroplani in lontananza, brevi scrosci di pioggia, rumori di boscaglia in lontananza, cinguettii forse attutiti da nebbie mattutine.

Qualcuno ha ritrovato in questo disco la descrizione fatta al modo dei giorni nostri della ben nota, anche se un po’ lontana, Emilia Paranoica.

Punck utilizza tutti gli strumenti a disposizione dell’elettromane con l’amore per l’acustica (il nostro vanta trascorsi industrial) e costruisce tracce in continua evoluzione, flussi cangianti che ritraggono le ombre e i toni sottili dei luoghi dove batte poca luce.

Una ghost track che parte dopo venti minuti chiude il cerchio (o forse il quadrato) con i tuoni di un temporale che finalmente si consuma e conclude un lavoro speciale, frutto di una vocazione che non ha mentori ne modelli di paragone evidenti.

Valgano come semplice riferimento le produzioni di Sub Rosa, RasterNoton, Line, Rune Grammofon, per citare le più note e, tra gli italiani che producono con il medesimo sentimento, Bianco-Valente, Z.E.L.L.E. e Andrea Gabriele (Mou Lips!).

[Brendax]

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