[reviews] afe50017
punck: aube noire

 
sound and silence []
webzine, italy, august 2007

Punck è un essere indefinibile... Vive in un suo mondo al di fuori della pagnotta quotidiana, indipendentemente dal fatto che questa prenda le sembianze del nu-qualcosa o del post-qualcos’altro. E' sicuramente un artista 'marginale', come lo furono i suoi 'idoli' Tim Buckley e Syd Barrett, un autentico clochard di musicopoli.

Se ne sta lì acquattato in quel di Ravenna, alle spalle di paludi che non sono più e davanti ad un mare ormai al tramonto, magari fumando l'ennesima sigaretta, e finisci quasi per dimenticarti della sua esistenza, quando eccolo che salta fuori con una rara esibizione o con un disco assolutamente inatteso.

"Aube Noire" sembra adattarsi al formato che lo contiene, nella sua struttura più spigolosa e meno sontuosa del solito, e pure Punck offre come sempre la dimostrazione di possedere una sensibilità affatto insolita. La forma – claudicante in "Aube Noire", frizzante ne "La chanson de sirènes" (titolo che evidentemente vuole omaggiare il Tim) e invasata ne "L'aurore" - è soltanto un contenitore vuoto da riempire con questa sensibilità, che pare essere più malinconica che oscura; e non lasciatevi ingannare da un titolo come "L'aurore" che parrebbe preannunciare un futuro di ilarità che non verrà mai.

Le sembianze vorrebbero confinare questo dischetto al ruolo di aperitivo in attesa della più corposa collaborazione con i Logoplasm che uscirà su Setola di maiale, state accuorti, ma in realtà è accompagnato da tanti di quegli stuzzichini che finisce con l'essere un pasto quasi completo.

[Etero Genio]

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