[reviews] afe090lcd
edward ruchalski: dark night

 
sound and silence []
webzine, italy, january 2009

Per una volta iniziamo la recensione parlando dell'ultima traccia, che per inciso è il brano tramite il quale ho scoperto il disco sfogliando tra i numerosi mp3 della più che prolifica Afe Records: questa "Part Eight", poco più di quattro minuti di brano, mescola un pianoforte dalle note malinconiche e per nulla scontate con un sottofondo di piatti fatti vibrare un po' alla maniera di Oren Ambarchi.

Detto così sembra poca roba, ma in realtà si tratta di un piccolo gioiello di una musica che, data la sua fruibilità, sarebbe fuorviante definire sperimentale. Il resto del disco non delude le aspettative, sebbene sposti molto più in là la soglia della fruibilità, addentrandosi in spire terribilmente oscure e spesso dissonanti, in odore di musica contemporanea e forse anche adatte a palati cresciuti a suon di illbient o isolazionismi vari.

Come accennato però è la matrice forse 'colta' o contemporanea (Ruchalski ha un retroterra accademico e si può fregiare di vari riconoscimenti assegnatigli dal Cultural Resources Council di Syracuse - USA - dove vive e lavora) ad emergere nel resto del disco, dove solo in un'altra occasione, nella coda di "Part Four / Part Five" osa riemergere una melodia, questa volta di dolcissima chitarra. Altrove troviamo campane tibetane, field recordings, tocchi di rumore bianco (misuratissimo), a formare brani che non annoiano mai né hanno nulla di scontato.

Un disco sicuramente imperdibile per tutti coloro che avendo una vasta cultura musicale non fanno che trovare banali e scontate (chissà se a ragione o a torto…) molte delle musiche pubblicate oggi.

[Matteo Uggeri]

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