Cuori di tenebra.
L'ambientazione in cui è stato registrato "Gravescapes" è quanto di più oscuro, e in certo senso ‘blasfemo’, sia possibile contemplare: una specie di fossa comune in un vecchio cimitero nel bosco.
I passi echeggiano sordi e ovattati. Intorno giacciono resti di ossa umane, pezzi di legno rinsecchiti e pietre. Due MiniDisc registrano le movimentazioni che avvengono nell'ambiente e ridanno vita alla morte sotto forma di suono.
Tali registrazioni vanno a comporre le tre parti della suite Gravescape: in forma pura (Two) oppure rilavorate dai protagonisti (One da Anofele e Three dai Logoplasm).
Anofele tinge tutto d’opaco e crea minicircuiti di ripetitività che si accavallano. I Logoplasm mordono più nel profondo, ed in principio è come se giungessero alle orecchie gli echi attutiti di un inquietante rito tribale, ma poi il tutto si addensa fino a montare (esplodere) in fasce di luce boreale.
Se pensavate che in fatto di oscurità esoteriche Coil e Psychic TV rappresentassero il top siete serviti.
[Etero Genio] |