Finalmente una prova di più largo respiro (dopo diverse partecipazioni in compilation ed autoproduzioni in CD-R) per il ravennate Adriano Zanni, in arte Punck, progetto nato da un accordo tra la sua etichetta Ctrl+Alt+Canc e la milanese Afe.
Sono solo quattro però le lunghe incisioni (comprensive d'una ghost track), definite con cura dall'utilizzo di field-recordings e sample minimali, tutte caratterizzate da una forte componente evocativa.
Oscure e sfuggenti le atmosfere, a delineare una particolare geografia dei sentimenti, spleen di provincia, dove affiorano tra le pieghe i trascorsi industrial, nutriti d'influenze elettroacustiche e contemporanee.
Click'n'cuts e stridere di fondo ben articolati soprattutto nel brano iniziale 'Almost Anything', per poi lasciar spazio a sonorità più ambient, organiche e liquide, nella successiva 'Adriatico Lisergico'.
Meno convincente a mio avviso (ed è un peccato, in un album per il resto molto controllato) 'Tsunami Notes', un poco aggrovigliata nella recitazione che riporta a certa 'poesia sonora', senza amalgamare i differenti piani narrativi.
Nel complesso però una buona prova che rende merito dell'impegno di questo artista da anni attivo nelle scene più sperimentali.
[Aurelio Cianciotta] |