[reviews] afe059cd
telepherique + maurizio bianchi: zehn tage (touka)

 
blow up []
magazine, italy, october 2004

I dieci giorni cui fa riferimento il titolo sono quelli tra il 5 ed il 14 Ottobre del 1562, quando con l'applicazione della riforma gregoriana del calendario si passò direttamente dal 4 al 15 dello stesso mese.

L'idea di restituire a quei giorni privati del loro svolgimento e soppressi dalla Storia, almeno nei suoni che ne fotografassero la loro ideale eterna sospensione, oltre che il soffermarsi sulla vanità del tentativo umano di conchiudere il tempo in artificiose e comunque imperfette costrizioni, è il concept su cui è stato generato il lavoro, maturato prima con la creazione da parte di Maurizio Bianchi di una base sonora di matrice ambientale poi manipolata ed arredata di componenti concrete e ritmiche di stampo teutonico da parte di Telepherique, adusi ad efficaci collaborazioni con altre entità (a mente vengono nomi come De Fabriek, Brume o Aube).

"Zehn Tage" si discosta notevolmente dalle ultime prove di Maurizio, puntualmente descritte su queste pagine, in cui Bianchi ritornava sulla strada di uno sperimentalismo estremo ed indubbiamente incompromissorio che parzialmente si riappropriava di modalità che avevano segnato la sua seminale attività come M.B. all'inizio degli '80, col ritorno all'applicazione sistematica del cut-up ma senza eccessi di stampo rumoristico, e rappresenta una egregia sintesi tra una ambient dalla grana sottile e di levitante rarefazione ed affioranti pulsioni di chiara genia post-industrial.

In un album che nel suo percepibile continuum concettuale si mantiene su un altissimo profilo ispirativo, impone citazione privilegiata la soavemente pervadente poesia, drammatica e lacerata, di Sonntag 13 Oktober 5607 A.M..

[Paolo Bertoni, 7/8]

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