[reviews]
afe045cd |
blow
up
[![]() magazine, italy, march 2003 |
Raffaele Serra è una figura quasi mitica nel panorama della musica elettronica italiana, per quanto il suo nome appaia sconosciuto ai più, intorno a lui si è ritagliata una nicchia di appassionati che lo seguono fin dagli anni 80, dai giorni felici di due albums ormai oggetto di culto come "Kodak Ghost Poems" e "Ritual in Transfigured Time". Raffaele però come una talpa che si muove nei sotterranei si notte, non ha mai smesso di scavare e quindi di suonare e produrre materiale quasi sempre di buon livello ed in alcuni casi come questo fresco "Europe Endless", di fattura più che pregevole, grazie anche al supporto della Afe Records che da qualche anno ne cura l'intera produzione attraverso raffinatissimi e curati CD-R. "Europe Endless" si muove però un passo oltre, con l'urgenza di chi sa raccontare le cose con estrema naturalezza e come sintesi di un percorso che si è sviluppato negli anni attraverso passaggi, evoluzioni e mutamenti dell'elettronica. "Europe Endless" "suona" analogico come un disco "vintage" ma la sua è una proiezione nevralgica dal qui ed ora al futuro, pur essendo come ci racconta il musicista milanese, essenzialmente un viaggio nella memoria, un omaggio a molte città europee in cui ha vissuto e sperimentato, quelle stesse città che hanno contribuito alla sua formazione. Berlino, Parigi, Londra, Amsterdam, Vienna, Zurigo, Barcellona, Zagabria, Colonia, Düsseldorf, Praga, Rotterdam... sono infatti anche i titoli dei tredici brani del disco. Noterete come ben tre di queste sono tedesche, e alla città di Berlino sono dedicate ben due tracce, non è un caso quindi che "Europe Endless" suoni molto "teutonico". Il
titolo è un obbligato tributo ai Kraftwerk di "Radioactivity",
la dedica di copertina è a R.W. Fassbinder, ma non pensate ad una
sequenza di glaciali sonorità, no, tutt'altro. Oltre ad essere una sorta di concept album, per Raffaele Serra "Europe Endless" rappresenta anche l'esigenza di un continuo rinnovamento e l'esplorazione di nuove tendenze, guidata però dall'esperienza maturata nel tempo. [Gino Dal Soler] |