[reviews] afe50016
the afeman vs. madame p: journey through the shadow of the sun

 
blow up []
magazine, italy, january 2008

Tris dell'Afe, stimata ed amata label elettronica. Raccogliamo insieme queste microincisioni dal formato anomalo, oggetti curiosi (gioiellini, se volete) più che musica d'ascoltare. Destinati alla collezione più che a favorire la conoscenza sostanziale del vasto campo d'azione dell'etichetta di Andrea Marutti. Der Einzige è un altro moniker di Hue, side-project per raccogliere minutaglie di gioventù (l'altro ieri) e confezionarle in modo carino (CD-R formato rettangolare). Loop industrial-merzbowiani in scala ridotta, magazzino riparazioni elettrodomestici. (6)

Di Adriano Zanni conosciamo la capacità di evocare spazio e tempo e strutturarli in scenari personali. Questo lavoro, anch'esso in formato CD-R rettangolare, conferma tali doti. Un breve scorcio dell'orizzonte (Aube noir), qualche ronzio sull'acqua oleosa d'un risveglio difficile (La chanson des sirènes) e suoni per una colazione solitaria su Solaris nel migliore stile Tarkovskij (L'aurore). Idee interessanti in edizione limitata. Proprio questo restringimento produttivo inizia, dal punto di vista "politico" a preoccuparci. Per intenderci: musicalmente "Aube noir" è ineccepibile. (6/7)

Ora viene il "drone eterno", dal principio dei tempi abita nell'Universo quale suono immanente. Andrea Marutti e Patrizia Oliva ne intercettano una porzione temporale dalla cabalistica durata. Una stratificazione di suoni non descrivibile, se non per macro-percezioni. Ci appaiono alle orecchie tre presenze. Un suono immanente e immobile, il marciapiede del continuum spazio-tempo. Una massa risonante, cumulo nembo nel quale siamo immersi, i cui armonici e le cui coloriture di frequenza sono in perenne cambiamento. E risonanze metalliche più interne (non del tutto... "visibili") di oggetti che, forse, hanno una loro tangibilità. Madame P è agli effetti e alla voce, voce totalmente dissolta nell'immaginario cosmico para-ligetiano. Iniziamo un po' a perderci nell'ansia. (6/7)

[Dionisio Capuano]

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