[reviews] afe083lcd
ur: triadic memories

 
electroworld []
webzine, italy, july 2006

Fa sempre piacere constatare la qualità dei progetti industriali italiani, "Triadic Memories" uscito recentemente su Afe, è una piacevole sorpresa di industrial vecchia maniera dal sapore però fresco e moderno, improvvisazioni drammatiche e dal sapore ritualistico, che ricordano in parte Last Dominion Lost e SPK da una parte e dall'altra i Throbbing Gristle, dietro però uno strato di noise più accentuato e un retrogusto CMI.

Gli istinti dei primi performers di fine '70 si uniscono dunque a un ambient-noise molto maturo. Il disco si compone di tre brani, il primo è un lungo mantra industriale caratterizzato da voce in loop, riverberi e screzi analogici e un basso torturato, in una distorsione universale che forma un'atmosfera avviluppante e meditativa, il paragone fra un qualsiasi progetto CMI trattante industrial-noise e gli spunti old school è abbastanza palese, grande prova.

In "Movement #2" gli Ur si calano in un intervallo prettamente ambientale, caratterizzato da drones e percussione di oggetti metallici, un suono z'eviano (ancor più accentuato nel terzo brano) in cui irromperanno sovrapposizioni di sounds catacombali, gorghi e voci lamentose, i Megaptera incontrano i loro padri e anche i 23 Skidoo si fermano per un caffè.

I venti minuti di "Movement #3" sono una summa dell' Ur-pensiero, tornano feedback, distorsioni infernali e percussioni ritualistiche, apprezzabilissimo è l'uso di strumenti tradizionali, che fa di Ur un corollario di varie influenze industriali, dagli USA all'Australia passando per i ghiacci scandinavi. Questa fusione è interessante, l'industrial che ha fatto la storia, spero in futuro abbiano la voglia di osare anche di più perchè le capacità compositive ci sono tutte. Ottimi.


[Psychosis]

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