[reviews] afe081lcd
two dead bodies: reflect

 
sentireascoltare []
webzine, italy, december 2006

Una dissezione del corpo rock alla C.S.I. – Miami, al tempo stesso scientificamente meticolosa e tremendamente opprimente. Questo offrono i due corpi morti – al secolo Luca Mauri e Andrea Reali, già attivi come I/O e con la EbriaRecords – in "Reflect", prima collaborazione tra la Afe Records e Bar La Muerte di Bruno "OvO" Dorella.

Il duo esuma dal cadavere del rock l'anima più intima e profonda, quella atavicamente tribale e reiteratamente ritmica partendo da presupposti tutto sommato rock, anche nella strumentazione. Un tour de force ritmico che si sviluppa in cinque pezzi sofferti e privi di titolo, poiché è l'essenza ciò che conta, non i dettagli; e qui la materia rock è trattata visceralmente, aperta indagata lacerata e poi riassemblata, mediante gli strumenti del noise tribale, della distorsione, dell'effettistica.

Musica ancestrale e intensa, presuntamente rock per timbriche ma destrutturata, sviluppata in un continuum che fa sfociare, di tanto in tanto, riferimenti e influenze rivomitati dopo una fagocitazione incessante: gli Helmet squadrati e il Merzbow allucinato nascosti in "Reflect – Part One"; i Liars soppressi/repressi in "Reflect – Part Two"; il moloch godfleshiano della finale e estenuante "Reflect – Part Five".

Nomi utili, però, solo a dare coordinate a chi legge; chi suona invece sembra inconsciamente rifarsi ad una primordiale instabilità emotiva che assume ora i tratti di un minaccioso assalto all'arma bianca (le prime 2 tracce), ora sconfinando verso territori quasi raga, con tanto di sciamanico vociare in sottofondo, tanto è il calore mantrico proposto da un pezzo come "Part Five".

Se questo è il tipo di incursioni in ambiti rock della Afe, di solito dedita a produzioni elettroniche, saremmo ben felici di accogliere nuovi sconfinamenti.

[Stefano Pifferi]

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