[reviews] afe070cd
amon: foundation

 
oltre il suono []
webzine, italy, july 2005

Prodotto in collaborazione tra Afe (l'etichetta dello stesso Andrea Marutti) ed Eibon, questo doppio CD, presentato in una elegante confezione, propone, in versione rimasterizzata e con alcune variazioni rispetto ai brani contenuti nelle edizioni originali, la ristampa congiunta del primo CD "Amon" uscito originariamente nel 1996 per Murder Release e il successivo "Mer" uscito in edizione limitata su CD-R nel 2000 per Blade Records.

Relativamente al primo CD, il brano introduttivo "Regula #1" è stato sostituito da "Prepare to Leave", precedentemente apparso nel 1997 nella compilation "Dissolution Fahrenheit" realizzata da Eibon, mentre a proposito del secondo CD è da segnalare l'inserimento del brano "Lost".

Inserendo il primo CD nel lettore, e procedendo nell'ascolto, ciò che stupisce, prima di ogni altra cosa, è l'idea che questa musica, concepita e registrata esattamente dieci anni fa (ad eccezione del brano "Prepare to Leave"), si mantenga tutt'oggi perfettamente attuale, senza che il tempo trascorso ne abbia minimamente intaccato lo "smalto", la "proponibilità", il valore oggettivo...

In queste prime registrazioni siglate "Amon" Andrea Marutti già metteva perfettamente a fuoco la sua idea di un progetto musicale di impronta fortemente statica e oscura riconducibile a quel genere comunemente definito dark-ambient del quale, in poco tempo, sarebbe divenuto uno dei maggiori protagonisti e punti di riferimento a livello internazionale, grazie anche all'interesse e al supporto di una prestigiosa etichetta come Eibon, che negli anni a venire avrebbe realizzato altri due capolavori assoluti nel panorama della musica dark-ambient siglati Amon, l'ormai esauritissimo "El Khela" (a quando una nuova edizione?) e "The Legacy".

Le masse sonore sprigionate da Amon in queste sei tracce sono letteralmente devastanti, le onde di basse frequenze fanno vibrare il mio stomaco prima ancora che la sedia dove sono seduto e le pareti della stanza nella quale mi sono "ritirato" per l'ascolto, e osservando la risposta "fisica" dei woofer alle pesanti sollecitazioni sonore mi rallegro di aver scelto per il mio impianto stereo diffusori con woofer di generose dimensioni e membrane e sospensioni sufficientemente rigide da poter "contenere" efficacemente l'aggressione di tanta devastante potenza...

Ma non ci sono solo basse frequenze... Sovrapposte ad esse una varietà di altri suoni stratificati ora più sommersi ora portati in primo piano (onde elettroniche, sibili, metalli, boati, suoni sintetici, altri drones...) restituiscono ad ogni brano un'impronta caratteristica ed una forma diversa, il tutto per un' ora abbondante di musica (66:54 per l'esattezza, ma poi c'è ancora il secondo CD da ascoltare...) di grande intensità e drammaticità...

Per quanto riguarda il contenuto del secondo CD, è possibile fare riferimento a quanto già scritto poco sopra a proposito della recensione di "Mer", e aggiungo soltanto che l'inserimento dell'affascinante e "profondo" brano "Lost" (della durata di quasi nove minuti), non presente sulla precedente edizione, impreziosisce ulteriormente un disco che già avevo definito ottimo.

[Giuseppe Verticchio]

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