[reviews]
afe050lcd |
sound
and silence
[![]() webzine, Italy, january 2004 |
Questo ritorno di aal, pur non contenendo materiale nuovo, sarà lo stesso ben accetto a quegli estimatori che, a suo tempo, non hanno messo le mani sui suoi primi CD, quelli prodotti, e distribuiti da lui stesso, in pochissime copie. Luce sul passato, quindi, seppur si tratti di un passato piuttosto recente (2001). Conoscevo "Disc 1" e, come in occasione della prima volta che lo ascoltai, non riesce a convincermi a causa della marcata solennità e di unimpostazione volutamente sinfonica. Dico ciò senza voler togliere nulla né alla sua qualità compositiva, ed evocativa, né ai suoi, indiscutibili, requisiti sonori. La suite, così pare possa essere intesa la sequenza dei 5 brani, è parzialmente ispirata al "Solaris" di Stanislaw Lem, e alleponimo film di Andrej Tarkovskij. Sinceramente, trovo più avvincente il lavoro fatto dai Mirror (Andrew Chalk e Christoph Heemann) a partire dagli stessi presupposti. Riesce a trasmettermi più senso di desolazione, di solitudine, dassenza, di vuoto Ma il doppio CD contiene anche una piacevole sorpresa, vale a dire "Inherited and Partially Transmitted", che non conoscevo e fra le cui righe ritrovo il Davide Valecchi che più mi coinvolge: quello più ripiegato in se stesso, che scruta nellintimità col microscopio, infinitamente malinconico perfino dolente. Fra i tre brani, tutti ottimi, si distingue il lunghissimo All That Fall, unappassionante ricerca intorno alla filosofia metafisica dei Sufi (un interesse che Valecchi condivide con Franco Battiato, del quale, se non sbaglio, è anche un grande estimatore). Gli altri due brani del CD, Close of a Luminous Day e Unsealed, si muovono sulle medesime coordinate, sulla stessa linea dombra che divide lidea di anima dal nulla assoluto, andando a completare un trittico di sobrietà esemplare. La
stessa linea dombra su cui cammina Valecchi, con Heemann
alla sua sinistra e Battiato alla sua destra
direi che è
proprio in buona compagnia. [Etero Genio] |