[reviews] afe50010
Normality / Edge: inner photographs

 
oltre il suono []
webzine, italy, 2003

Inner Photographs è un'opera complessa. Trattandosi di materiale che è stato prodotto nel corso di un lungo periodo di tempo, e soltanto in un secondo momento raccolto in un box di 5 CD-R, più un altro disco disponibile su richiesta, esso riflette in qualche modo le diverse esperienze di vita dell'autore, le diverse circostanze, i diversi approcci, i diversi stili e le diverse fonti di ispirazione, non solo musicali, che nel corso di più di cinque anni ne hanno influenzato e contraddistinto la vita quotidiana... L'autore stesso, nelle note interne, ci spiega che parte della musica contenuta nel box gli appare ora piuttosto distante, giacchè molto tempo è passato da allora, e aggiunge che a tratti stenta persino a riconoscere sè stesso nella persona che, molti anni fa, l'ha composta e registrata... Ciò nonostante essa è comunque parte della sua vita, ed egli ancora la ama e la apprezza sinceramente, ed è felice di aver trovato una opportunità per pubblicarla e proporla ad una cerchia di persone più vasta di quella, piuttosto ristretta, che per lunghi anni è stata a conoscenza della sua attività di autore di musica... I 6 CD-R, pur essendo accomunati da sonorità di matrice elettronica, spaziano tra generi anche molto diversi tra loro, e ad ogni "genere" è stato dedicato un CD-R. Trattandosi di una quantità di materiale enorme, più di 4 ore, è impossibile fare una descrizione analitica e dettagliata brano per brano, ma è comunque possibile cercare di evidenziarne almeno gli aspetti principali, soffermandomi magari maggiormente sui titoli che, stilisticamente, si avvicinano di più ai generi comunemente trattati su "Oltre il Suono". Il CD-R "Ambient Grooves: A Drowning Fish" è sicuramente tra questi.

Suddiviso in nove brani, otto più una "extra track" che comunque rimane perfettamente integrata al contesto, Ambient Grooves: A Drowning Fish propone diversi tipi di situazioni. Si parte con "No Panic", un intro che descrive dettagliatamente una situazione di emergenza: allarmi e sirene miscelate a rumori e grida di folle in fuga disordinata, per proseguire con "A Drowning Fish", la title track, non a caso uno dei brani migliori dell'intero CD-R, costruita con registrazioni di rumori concreti, pulsazioni sintetiche, disturbi, onde di pads e suoni elettronici dalle progressioni dilatate... In "A Blameful Pause" compaiono affascinanti elementi ritmici sovrapposti a miscele musicali dalle tinte piuttosto oscure, così come sono sempre piuttosto "dark" le atmosfere del seguente "In White Buildings", i cui elementi fondamentali sono un substrato di suoni tesi e una voce recitante in primo piano. "Red Rose Flesh" è poco più di un frammento, meno di un minuto di durata, e vede ancora la presenza di una voce umana sovrapposta a rumori di sfondo simili a fogli di carta che vengono accartocciati. In "Useless Garden of Anxiety" tornano degli elementi percussivi, che questa volta vanno a descrivere e ad accentuare con un andamento quasi "cerimoniale" suggestioni sonore di grande impatto e dal sapore vagamente "apocalittico". Nel seguente brano "Your Wrinkles" tornano ancora efficaci miscele di suoni elettronici, disturbi vari, e cadenzati movimenti ritmici in lontananza. Particolarmente inquietante l'effetto della voce maschile trattata che domina la scena in "Everything Float", brano che descriverei come una sorta di strano incubo, e molto evocativa l'extra track "You Listen to Me", che chiude, direi decisamente in bellezza, questo CD-R...

Atmosfere completamente diverse in Industrial Noises: Avoid Contact. Qui la musica si fa decisamente aspra, "prepotente", i suoni saturi, distorti, impattanti... Decisamente "energico" il brano introduttivo "Last Strand", come anche il seguente breve "A Suffering", alle cui masse sonore devastanti vanno ad aggiungersi potenti suoni percussivi. In "Stormy Stomach" compaiono momenti di maggiore quiete, ma si tratta sempre di una quiete piuttosto relativa: di breve durata (il brano è di 3 minuti...) e interrotta da continue percussioni "tuonanti". In "Need" le atmosfere si fanno a tratti più rarefatte, seppure in genere molto tese, a causa delle sonorità sempre piuttosto acide e graffianti... Indescrivibili quanto affascinanti le situazioni "confusionarie" e un po' surreali di "Loops", cui fanno seguito i due minuti di sequenze ritmiche di "This Shit", e i sette minuti di "No Reason to Change for", brano caratterizzato da un incedere ossessivo e un po' ipnotico. "Inner Sounds" spezza decisamente il quasi ininterrotto flusso di "straripante" energia che ha caratterizzato la musica fino a questo punto: nel silenzio assoluto emergono il suono basso e profondo di un cuore pulsante e quello di un respiro, ai quali vanno progressivamente ad aggiungersi altri rumori vari ed echi di voci umane. Seguono ancora i crudi movimenti circolari sintetici ed elettronici di "I Am", la breve versione "mix one" del già citato "Need", e l'extra track "This is a Mistake" costruita applicando pesanti effetti eco ad una voce maschile cantante/recitante.

In Dark Rhythms: Monochrome Life, è sempre abbastanza frequente l'uso di parti ritmiche e percussioni, ma le sonorità tornano ad essere meno estreme, e decisamente "oscure". Splendido in questo contesto il suggestivo brano di apertura, "Laudomia (City of the Deads)", cui fanno seguito i più ritmici "Run (Authority Hunt)" e "Monochrome", quest'ultimo caratterizzato da cadenze di tipo marziale. Il brano "Ovunque" sembra un po' al di fuori del contesto del CD-R, caratterizzato come è da una cantato distorto, suoni acidi e ritmiche "crude" e pesanti. "The Tiranny of Order" torna allo stesso tipo di atmosfere più suggestive, oscure e descrittive, che hanno preceduto "Ovunque". Ancora parti ritmiche, ma questa volta sovrapposte a suoni di pads più "morbidi" ed evocativi, in "Minimal (Zu Ende Gehen)" e "Minimal (Ende)". L'extra track "Hard Enough", decisamente estranea al contesto musicale del CD-R, propone otto minuti e mezzo di materiale musicale eterogeneo variamente miscelato, e può considerarsi più una specie di esperimento che non un "brano" vero e proprio.

Il contenuto musicale del CD-R Anxiogen Dances: Instable Balance è ben descritto dal titolo. In questo disco tempi velocissimi e ritmiche piuttosto "frenetiche" dominano incontrastate la scena, accompagnate da effetti elettronici, masse di suoni spesso saturi e aggressivi, loops di sequenze armoniche rapidissime che (intenzionalmente...) non lasciano mai (o quasi...) un attimo di tregua... Abbiamo quindi il brano di apertura "Two" e il successivo "The Commercial One" che riflettono in pieno questo tipo di approccio. Segue "If You Think to Know Me" che inizia con strani rumorismi elettronici, ai quali vanno poi ad aggiungersi ulteriori effetti sintetici, effetti vocali, e una ritmica un po' meno "aggressiva" di quanto già ascoltato in precedenza. Seguono quindi "Ira" e "Weak End", anch'essi costruiti su ritmiche decisamente "prepotenti", ma che lasciano ogni tanto anche alcune brevi manciate di respiro... "Drink/Food/Cigarette/Wank" cambia completamente direzione: le pur presenti basi ritmiche suonano in modo completamente diverso, i tempi sono lenti, l'andamento più quieto, i suoni più immateriali, le atmosfere più oscure, decadenti... "Very Instable" "aggredisce" immediatamente, riconducendo di colpo l'ascolto verso soluzioni pesantemente ritmiche, decise e frenetiche... Seguono ancora i tre minuti scarsi di "25 Years", costruita con masse di suono rumorose e campioni trattati di grida umane dal sapore un po' "orrorifico", e il "reverse mix" della già citata "Weak End".

Unpleasant Songs: Il Confine inizia con una traccia, "Il Confine del Tempo", che mi ha immediatamente ricordato un certo tipo di musica elettronica, un po' melodica e sognante, diffusa nei primi anni '80; in particolare mi è venuta in mente la "Floating Music" di Robert Schröder. Un breve flash. "Song One" assume immediatamente connotati più "sperimentali", la struttura della musica si fa più astratta: pulsazioni ritmiche spezzate, suoni elettronici, disturbi, una voce, altri effetti di vario genere... "Handy Song" parte con una sequenza ritmica di batteria elettronica cui vanno ad aggiungersi progressivamente una sequenza melodica, altri giri armonici, effetti elettronici e "supplementi" ritmici-dinamici... In "Il Confine degli Amici" tornano gli elementi musicali melodici, ma in questo caso i suoni sono un po' troppo "crudi", e le sequenze armoniche un po' troppo "geometriche"... "A Very Silly Song" sembra lambire i territori della musica ambient, disegnando a tratti affascinanti paesaggi sonori, anche con l'ausilio di tenui melodie ed elementi ritmici piuttosto discreti. "The Social Sadness" vede alcuni inserti ritmici e percussivi e vari effetti sonori disposti in modo diverso lungo gli otto minuti di durata del brano, appoggiati su basi di suoni elettronici e di (apparenti...) chitarre elettriche distorte (forse sintetiche...). La successiva "Il Confine" propone un frammentato collage sonoro, della durata di 10 minuti, senza alcuna forma di continuità, costituito da campionamenti audio provenienti dalle sorgenti sonore più disparate. Un esperimento più che un brano, cui segue ancora un minuto e mezzo di sole sequenze ritmiche sintetiche registrate, come extra track, sotto il titolo "New Song".

In aggiunta ai cinque CD-R sopraelencati, c'è un sesto disco che è disponibile a richiesta, e che completa il box. Si tratta di Nervous System Overload, e la particolarità di questo CD-R è che viene fornito con una copertina sul cui fronte è presente un disegno fatto a mano dall'autore, diverso per ogni copia che viene distribuita, e quindi in sostanza "personalizzato"a seconda del richiedente. Questo lavoro racchiude undici brani che fanno prevalentemente uso di aggressivi rumorismi elettronici, suoni acidi e graffianti, loops ossessivi e ansiogeni, sibili acuti, ronzii, potenti picchi dinamici, voci umane rielaborate, disturbi di vario genere. Spesso è abbastanza percepibile la semplicità degli elementi usati per le composizioni, ma nonostante questo la musica contenuta nel CD-R esprime solitamente un certo fascino, pur nella sua non celata elementarità... Non mancano inoltre episodi in cui la musica cessa di "aggredire", lasciandosi andare a soluzioni meno "impattanti", e in questo ambito desidero segnalare in particolare "An Attempt of Kindness", brano particolarmente significativo nel quale le atmosfere si fanno quasi "ambient", e nel quale si scorge una maggiore cura e attenzione all'aspetto compositivo, alle progressioni e ai vari "passaggi" che caratterizzano i diversi momenti del brano. Sempre in questo ambito desidero citare ancora il seguente "Black Memory", che pur sfruttando elementi abbastanza semplici riesce a ricreare atmosfere oscure molto suggestive, e il brano di chiusura "Serial Meet Parallel", nel quale è possibile osservare una strana miscela di rumoriosmi elettronici e voci in loop disordinato ai quali dopo alcuni minuti vanno a sovrapporsi lente sequenze di accordi d'organo dal suono caldo e avvolgente, che progressivamente prendono il sopravvento mentre i rumorismi si dissolvono, e che poco oltre cambiano forma trasformandosi in rapide sequenze di note melodiche sulle quali torna in primo piano una voce umana dall'impronta timbrica in realtà molto poco "umana"... Inutile dire che, se avete acquistato il box, non è certo il caso di rinunciare a questo sesto CD-R, che ne è l'essenziale complemento...

Concludo questa lunghissima e articolata recensione, sottolineando come la realizzazione di questo ricco "box" da parte della Afe Records, sia da premiare anche per l'estrema qualità della confezione e della presentazione più in generale, aggiungendo che l'autore delle musiche ha anche curato personalmente l'aspetto della grafica, davvero raffinata e perfettamente adeguata al contesto...

[Giuseppe Verticchio]

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