Uno dei più sottovalutati dischi d'elettronica dell'anno appena trascorso è opera di due veterani della scena italiana e vede la luce grazie all'ennesima collaborazione tra labels (Boring Machines, Fratto9 e la Afe di Mr. Marutti).
Le quattro lunghe tracce di "Detrimental Dialogue" sono tutto fuorché un dialogo dannoso tra i due sperimentatori. Concepite con un lungo procedimento di registrazione a quattro mani ed elaborazioni in solitario, sempre in modalità rigorosamente analogica, le composizioni sono caratterizzate trasversalmente da un isolazionismo di matrice kosmische limitrofo all'ambient più scarnificata e droning, e da una taratura retro-futurista che sembra la risposta al negativo delle istanze di tanta neo-new age sentita in giro ultimamente.
Come se l'hypnagogic più elettronico e synthetico fosse finito sul lato oscuro della luna in mano a sperimentatori onnivori e inarrestabili. O come HAL 9000 avrebbe immaginato la soundtrack per il suo viaggio di morte ai confini dell'ignoto. Passaggi rarefatti e diafani, diluiti e ovattati come in assenza di gravità si alternano in suite in cui ogni singolo suono, loop o frammento sonoro è calibrato meticolosamente e mai fuori posto.
Minaccioso anche nei molti momenti di stasi, "Detrimental Dialogue" è la colonna sonora più plausibile per l'oscurità dello spazio più profondo e dell'assenza di vita. Da suonare a volume altissimo per apprezzare il certosino lavoro di scultura sonoro attuato da Marutti e Balbo.
[Stefano Pifferi] |