Plot metafisico per il neonato parto su Afe di Pietro Riparbelli con il moniker K11. Registrato interamente nel cuore profondo di una brumosa foresta durante l'arco completo di una sola notte, "Waiting For the Darkness" è un saggio peregrino sull'impiego spirituale delle frequenze, ghermite dal sound artist toscano mediante una radio a onde corte: il tutto al fine di scolpire una concreta azione "transcomunicativa"' con le animose e sconosciute forze sonore possedute dall'etere.
Stabilita l'intelaiatura ambientale, di primaria importanza, sussegue un ascolto oltremodo sciamanico, intriso d'oscurità e di sottile livore soprannaturale: strati di suono oblunghi ora più scabri e cinerei ("30 KHz - 9:00 p.m."), ora gravidi di materia concreta ("70 KHz - 10:00 p.m.") sul quale si (s)posa a perfezione la mano pesante di certa architettura harsh-ambient ("300 KHz - 11:00 p.m.") mescolata per gradi con pulviscoli di tenue minimalismo ("10 MHz - 00:00 a.m.", la catacombale imponenza di "29 MHz - 01:00 a.m.").
Seppur si tratti di un progetto tout court frequenziale, "Waiting For the Darkness" non suona per niente asettico o rigido, cosa che invece accade spesso su altre uscite affini (si veda il format Disinformation o la miriade di uscite Touch dei primi '90).
[Sergio Eletto] |