Vorrei fare un esperimento: mettere questo disco ad una di quelle feste d'asilo di fine anno, quelle però senza i genitori, dove i bimbi sono lasciati liberi dalle maestre e se la girano in giardino tra dolcetti e bibite frizzanti.
Secondo me, ci sarebbe del gran divertimento. Ai bambini non fregherebbe un caz... ops, scusate, dimenticavo appunto le creature... dicevo: ai bambini non importerebbe nulla di queste voci stralunate che cantano stornelli in un incomprensibile giapponese, né della non particolare ricerca sonora riservata ai samples, o dei ritmi dritti, delle melodie da Tamagochi.
Credo che loro apprezzerebbero parecchio questo insieme, perché nelle loro menti, ed in quelle di Sam & Valley, ancora forse più pure delle nostre, questa sarebbe una musica fresca, allegra, divertente.
Che dire invece di noi, nostro malgrado, adulti? C'è forse chi scoprirà, ad un ascolto attento, che i suoni usati, per quanto in odore da preset, si intrecciano sapientemente e non così banalmente, che le melodie si incollano alla memoria, ed i ritmi a volte paiono bordate EBM ripulite di tutta la loro pesantezza.
A tratti, forse preso dalla follia che questo disco trasmette, mi è parso di sentire una impossibile versione scanzonata ed allegra dei Frontline Assembly. Già, forse è follia... però credo che il problema è proprio che questo disco mi fa impazzire.
È certo ad un passo dall'essere irritante, non è un capolavoro (però che belli certi dettagli come la chitarra acustica campionata in "Flow Out"), e so che devo stare attento a non ascoltarlo nei giorni in cui sono nervoso, ma alla prossima festa che faccio, anche se l'età media sarà quella di frustrati trentenni ed anziché la Fanta girerà il Teroldego, io provo a metterlo nello stereo. E scommetto che la gente si divertirà.
Nota speciale per le bellissime ed azzeccatissime grafiche.
[Matteo Uggeri] |