Realizzato originariamente nel 2000 in una edizione privata dall'aspetto piuttosto "spartano" circolata in poche copie, "Unicorn Lullaby" esce finalmente, grazie all'italiana Afe Records, in una nuova forma che rende piena giustizia al valore di questo CD-R, per l'occasione rimasterizzato e notevolmente migliorato e arricchito dal punto di vista della grafica e della confezione.
Il suono di Ornament è immediatamente riconoscibile, lo stile inconfondibile, così come i riferimenti musicali ad una dark-ambient con (rare in questo caso...) venature industriali.
Un'opera nella quale questa volta prevalgono le parti statiche, costruite su sonorità basse e profonde, rispetto alle parti più ritmiche, costruite su loops più o meno ossessivi, che emergono chiaramente soltanto in "Masked Complicity" e in "Only Life Remains".
Questa impronta più oscura, nella quale il protagonista non è la sequenza ritmica ciclica o prepotenti e freddi suoni metallici, è finemente elaborata attraverso la costruzione di ambientazioni sonore che offrono il meglio di sè soltanto attraverso un ascolto attento e ad un volume discretamente sostenuto.
Il substrato sonoro infatti è ricco di sottili sfumature, echi di rumori distanti, elementi sonori tenuti intenzionalmente (ed elegantemente...) in secondo piano: tutte componenti destinate a perdersi durante un ascolto disattento o ad un volume troppo basso, che a tratti lascerebbe percepire masse di basse frequenze soltanto apparentemente informi e senza evoluzione.
Fatta questa constatazione "strategica" sulle migliori condizioni d'ascolto, posso soltanto confermare il mio più pieno apprezzamento per un'opera estremamente interessante, che conferma il giudizio positivo già espresso a proposito di "Adorers" e "Yzaniaveis".
Trovo in "The Heretic's Heritage" e "High Density of Grief" gli apici espressivi ed i momenti maggiormente emozionanti dell'intero CD-R, ma è necessario anche menzionare le stupende, fragili e appena accennate melodie di "Unicorn Shaped Labyrinth", le atmosfere rarefatte e cangianti di "Noctifer", le tensioni inquiete di "High Density of Grief", le pulsazioni ritmiche dei già citati "Masked Complicity" e "Only Life Remains", la parte più scura e tenebrosa del CD-R, rappresentata da "I Opened My Eyes in the Liquid Room", "Fiendish Ego" e "Under Shivering Columns". Un CD-R nuovamente consigliato a chiunque.
[Giuseppe Verticchio] |