[reviews]
afe060lcd |
blow up [![]() magazine, italy, march 2006 |
L'ampiezza cronotopica di questo lavoro, sia esso lo spazio-tempo di fruizione sia quello di genesi-produzione, (questo disco è in qualche modo una memoria, nato ed eseguito nel 2001... è rimasto inciso nelle sue tracce digitali fino ad oggi), dà ragione del suo tono e del suo senso velatamente saturnale. Immagini digitali(zzate) di luoghi - prati, fiumi azzurrognoli, collinette, praterie, camere da letto - dove hanno corso dolci malinconie. Stati d'animo. L'electro rock penombrale, la techno soundtrack music, la rhythm ambient sembrano meno consuete e più credibili di quanto ci si potrebbe aspettare. Le piccole registrazioni sul campo - l'aprirsi-chiudersi del cassetto del CD (Painless Delusion Song), i bambini del vicinato che chiamano il papà (When I'll Be Child), carillon con l'artrosi (All Must Stop) -, sono al di qua del lezioso, cospargono di polvere, capelli e frammenti di pelle morta l'iperreale nitidezza del beat al silicio. Più ruvido, ma anche più sorprendente, il secondo CD di remix. Salta l'equilibrio mono-umorale e il florilegio sonico presenta, per dire, ipercinetici bpm (The Impossible Flower), diverse species del genus ambient (Norm, Talk Show Host), processi isolazionisti (Luca Sigurtà & Marco Aureggi). Lo speziato dark companion provoca anche favorevoli ripensamenti sull'opera originaria imponendo, senza troppo sforzo, una valutazione olistica. Come di consueto essenziale e raffinato il packaging Afe (7) [Dionisio Capuano] |