[reviews] afe037cd
kluster cold: the third secret

 
marble moon []
magazine, italy, 2003

E' un peccato recensire ancora un Kluster Cold ancora sottovalutato dalla critica quando ci sono una marea di progetti musicali con la metà delle idee di Carlo Ponte in giro che vendono migliaia di dischi.

Il problema, probabilmente, sta nel genere che Kluster Cold ha scelto, nelle sue ultime fatiche, di fare e portare avanti dopo un bel po' di sperimentazioni elettro-avanguardiste dei primi demo promozionali.

Oggi, al di là del nostro passato "martello pneumatico" che gli consigliava di trovare un/una cantante, non stiamo neanche più a badare a questa eventuale "mancanza" in quanto Carlo ha affilato le sue armi dirigendosi verso campioni (qui presi dalla radio inglese e perfino da un pezzo di Brel) con un prestito, quello di Paola Magarelli che canta sospirando e sospira cantando in "The Soldier" ed un tentativo riuscito, in "The Romance Of Tar", di usare la sua voce con il vocoder (più anni '80 di così si muore!).

Inoltre basta questa musica a giustificare un'idea caparbia, un andare avanti a dispetto di tutto e tutti, lui così legato a certi suoni analogici e sintetici accompagnati da una drum machine sempre presente, un creare in un flusso continuo che porterebbe come Gulliver, prima nell'isola dei giganti (Cabaret Voltaire, Kraftwerk, Ultravox, Xymox?) e poi in quella di ominidi dove ha modo di dominare con la sua creatività.

Consigliato a chi ha chiuso il libro verso il 1987 e non lo ha aperto più e a chi non lo ha mai chiuso cercando forsennatamente chi facesse questa musica anche in anni "bui".

[Davide Morgera]

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