[galleries] Il giorno delle batterie elettroniche + Pin Pin Sugar, R.U.N.I. e Jacopo Andreini

Live at C.S.A. Baraonda , Segrate (I), 25.05.2003

 

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Full Report by Afeman

Dopo settimane di trepida attesa è finalmente giunto il momento che tutti aspettavano, l'occasione di cimentarsi nell'estenuante gara all'ultimo beat organizzata da quei folli di Megaplomb, Pin Pin Sugar, R.U.N.I. e chissà chi altri...

E' una bella Domenica di sole ed i contendenti fanno uno ad uno il loro ingresso sul terreno di gara, vale a dire il cortile del C.S.A. Baraonda di Segrate. Baraonda 25.05.2003 I membri dell'organizzazione raccolgono meticolosamente le iscrizioni, personaggi di caratura internazionale camuffati con i monikers più assurdi si mescolano a personaggi meno conosciuti dai nomi ancor più ermetici.

Ciò che accumuna tutti è la voglia di divertirsi e dare il massimo nel tentativo di vincere l'ambitissimo trofeo "capace di generare invidia nel raggio di decine di chilometri", come da descrizione riportata nel programma ufficiale.

Jacopo Andreini Jacopo delizia i presenti con il suo DJ set pazzerello e finalmente il sorteggio ha luogo. Il sorteggio Il sorteggio La lista dei partecipanti viene annotata pubblicamente su di una lavagna da un disponibile a035... a035 a035, DJ Puntina e la coppa Dopo qualche aggiustamento alla scaletta e le inevitabili iscrizioni in stile "ultimo minuto" verso le 18:30 tutto è pronto e la gara può finalmente cominciare.

 

Il primo ad esibirsi come da estrazione è Mirkopratik. Mirkopratic Il suo set presenta un drumming bello aggressivo in cui il nostro si esibisce pestando ben bene sui tasti, Mirkopratik niente male per cominciare! La carica dell'esecutore è tale da scatenare il pubblico, in verità ancora fresco e riposato. Il buon Mirko continuerà ad incitare pubblico e partecipanti per tutta la giornata. Premio Simpatia E Resistenza per lui!

 

Attila Attila si presenta sul campo di gara con lettore CD, un piccolo mixer ed un ingombrante quanto improbabile tastierone proveniente da qualche zona oscura di un remoto passato musicale (...o da qualche astronave...). L'apparecchio in questione produce una sequenza piuttosto random di distorsioni e basse frequenze. Attila ci dà dentro Attila e tutti gradiscono la sua buona dose di smanettamenti. Menzione Speciale Per Lo Strumento, davvero mai avvistato prima in questa parte della galassia.

 

Intanto che Attila smonta mixer e cavetterie varie il vostro Afeman Afeman preferito è già pronto a dedicarsi al terribile cimento armato di un Korg MS20 programmato ad arte (...) per generare pulsazioni tribali che risveglino nei presenti i loro istinti più primitivi. Afeman Afeman Che altro dire... i miei cinque minuti sono passati in un lampo e pare siano risultati anche abbastanza graditi. A quanto ho sentito dire potrei aver vinto il Premio Impassibilità per la nonchalance con cui ho proposto i miei gorgheggi analogici...

 

Poco dopo Chettary L'occhiale di Chettary presenta la performance più assurda della giornata avvalendosy di una bicicletta "preparata" (...che John Cage gli fa una pippa...) e di un microfono a ventosa (?). Le pedalate vigorose generano un loop ipnotico mentre Chettary brutalizza il malcapitato microfono strofinandoselo sul corpo ed autoflagellandosy. The bycicle Per fortuna prima di cominciare a sanguinare decide che è ora di dare il via alla seconda parte del suo one-man show estraendo dalle tasche (Eta Beta docet) un notebook da cui si sprigionano campane a festa per la gioia dei presenti. Chettary al laptop Il meritato riposo Chettary si infila la Maglia Rosa mentre il gruppo ancora lo insegue!

 

Sull'inesistente palco ad un tratto appare la prima chitarra della giornata... E' quella di DJ Pera DJ Pera che, con l'aiuto di una ricca pedaliera di effetti e di una drum machine moderatamente tascabile, mostra grande maestria nell'uso dello strumento esibendosi in quieti momenti reggae alternandoli a brutali assalti degni del più trucido gruppo metal di turno. DJ Pera e la sua pedaliera Il pubblico gradisce parecchio e si sente addirittura qualcuno mormorare "...ha già vinto.". Il Premio Eclettismo non glielo toglie nessuno.

 

Dopo il buon lavoro di DJ Pera diventa piuttosto difficile conquistarsi i favori del pubblico... Il giovane Bruno Stronzoalmais Bruno Stronzoalmais ci prova con l'ausilio di una non meglio identificata moderna beat box. ??? A questo punto c'ho un vuoto di memoria e mi rivedo a tratti impegnato ad addentare un bel panino con salsiccia e verdure... Il mio panino vince la Griglia D'Oro, i tosti grooves di Bruno Stronzoalmais invece conquistano il Premio Gioventù. C'è ancora speranza nel futuro.

 

Mentre le ultime briciole del mio panino salutano parenti e amici prima di sprofondare tra due fauci assassine, il concorrente più minuto della giornata si affaccia di fronte al pubblico stando comodamente seduto sulla sua sedia... Chissà cosa avrà provato il piccolo Topazio Perlini Il piccolo Topazio di fronte a tutti quei giganti che gli giravano intorno fotografandolo, riprendendolo ed incitandolo mentre un lettore CD lanciava ai quattro venti il suo messaggio pre-registrato... Chissà se tutta quell'attenzione così improvvisa lo ha turbato... I giganti Sempre loro... In mezzo a tanti dubbi una sola certezza: la Targa Gulliver con il suo nome stampato sopra.

 

E dopo il concorrente più minuto il sorteggio vuole che tocchi alla ben più robusta Ventolin Orchestra Ventolin Orchestra lottare per il titolo... La lotta si manifesta sotto forma di una danza sfrenata che contagia grandi e piccini. Danza sfrenata 1 Danza sfrenata 2 Danza sfrenata 3 Un microfono ed un modesto delay per chitarra possono fare miracoli nelle mani giuste e francamente non riesco ad immaginare mani migliori di quelle del protagonista di questo momento della giornata. Il pubblico applaude, urla ed acclama. We love you!!! Il Premio Non Ce N'è Per Nessuno non è mai stato così meritato: semplicemente GRANDI! I vincitori morali della gara per quanto mi riguarda.

 

La Ventolin Orchestra si è mangiata in un attimo tutti gli altri concorrenti e francamente sarà mooolto difficile che qualcuno riesca a fare di meglio. Ci prova Plozzer Plozzer con il suo portatile carico di loops drum'n'bass saggiamente manipolati in diretta utilizzando qualcosa che somiglia a Sound Forge e forse lo è... Plozzer Se si escludono le campane a festa di Chettary non si era ancora vista tanta tecnologia all'opera in questa bella giornata. La rotellina gira bene e Plozzer si aggiudica il Mousello D'Oro con l'approvazione dei presenti.

 

Fra tanti dram-mascinèr improvvisati (...primo fra tutti il sottoscritto...) spunta finalmente un vero professionista del beat, si tratta del veterano a035 a035 che spera forse di passare inosservato grazie a quell'unità in più... Invece quando attacca a suonare non ci sono dubbi, chi non riconoscerebbe i suoi patterns oscillanti tra i quattro/quarti, i tredici/sedicesimi, i ventotto/quarantaduesimi e chi più ne ha più ne metta?!? a035 e Mirkopratick sullo sfondo DJ Puntina, a035 e Pocco Dighel Il suo technone dritto ci mette un'attimo a frastagliarsi in un'orgia breakbeat, gli astanti apprezzano e rispettano. Il Respect Trophy è ancora una volta suo.

 

Strano tipo questo DJ Puntina DJ Puntina che si affaccia alla ribalta esattamente a metà gara... ha un che di familiare ma qualcosa mi sfugge...mah! Certo che la spilletta degli Europe e le due microcasse appese al collo sono molto coreografiche, lui poi si dà un gran da fare sbracciandosi ed incitando il pubblico a scatenarsi al ritmo dei micidiali colpi della sua Electribe. DJ Puntina goes blind DJ Puntina saluta i fans Impadronitosi di un microfono On the mic si fa' ancora più convincente e tanto per fugare ogni possibile dubbio mette in mostra le proprie generalità grazie ad un apposito espositore, leggasi foglio di cartoncino. DJ Quella Cosa Che Fa suonare Il Vinile Poteva sfuggirgli l'ambita Puntina Di Platino? Assolutamente no!

 

Gli voglio un gran bene a Parassit, Parassit il sorridente credo di non averlo mai conosciuto prima di oggi ma gli voglio un gran bene, oh sì! Al di là della sua performance è stato un vero piacere vederlo darsi da fare per tutta la giornata distribuendo buon umore a destra e a manca. Per evitare la possibilità, in vero minima, che il pubblico potesse dimenticarsi di lui al momento delle votazioni, il nostro eroe ha pensato bene di segnalare il suo moniker con una bella spanna di nastro-carta sulla maglietta, gran bella idea! Lo strumento che ha scelto per accompagnarsi è una vecchia e onorata beat box "da appoggio". Ancora Parassit Parassit forever Il Posto D'Onore quale pregiatissimo ed introvabile pezzo da collezione nella sezione relativa ai primi anni Settanta del Drum Machine Museum sarà difficilmente insidiabile.

 

In ogni competizione che si rispetti si sà bene che gli stranieri possono costituire una bella sorpresa. Anche questa volta non ci sono eccezioni e Fottuto Gallese Fottuto Gallese si rivela una sorpresa più che eccellente. Mentre tutti fino ad ora si sono adoperati in un modo o nell'altro per fare più baccano possibile e conquistare i favori del pubblico, Fottuto Gallese pare fregarsene giocando le sue carte migliori su di un terreno fatto di suoni lievi e dolci melodie in cui (...potenza della suggestione?) mi pare quasi di riconoscere l'inequivocale timbro delle bagpipes... Da più lontano... Da più vicino... Ma ci sono cornamuse anche in Galles o stò prendendo un granchio gigante? Ai posteri l'ardua sentenza, a Fottuto Gallese il Premio Per La Miglior Performance Straniera.

 

Dopo essersi prodigato al mixer per curare i livelli di ogni partecipante ed aver danzato insieme alla Ventolin Orchestra anche Pocco Dighel Pocco Dighel Pocco Dighel 2 si lancia nell'arena. Il suo Quasimidi Sirius spara delle belle bordate electro che non mancano di suscitare l'entusiasmo degli spettatori ed in particolare quello dell'irrequieto DJ Puntina che decide di lanciarsi in un'improvvisata session di break-dance come solo lui è capace di fare. DJ Puntina si dà alla breakdance In piedi Sui cartoni Seppur molestato dalla trombetta di Jacopo Andreini, La trombetta molesta Pocco Dighel riesce lo stesso a concludere in bellezza il suo set conquistando meritatamente la Dighel Cup.

 

Come, un grande batterista che si presenta in pubblico con un piccolo drum-pad?!? Succede anche questo durante questa memorabile giornata... Metodo Malavasi Metodo Malavasi non ha nemmeno bisogno di sfoderare le bacchette per picchiettare sui pads, non è certo ritmo il suono che fuoriesce dai diffusori, bensì un insistito ronzio che rotola e poi si riavvolge su sè stesso esplodendo in dinamiche pazzesce, ora più ambient ed un attimo dopo ai limiti, ed oltre, del noise. Metodo Malavasi Negli anni a venire la Targa Coraggio Da Vendere farà bella mostra di sè accanto a piatti e tamburi.

 

Passato l'istante di smarrimento per l'assenza di ritmo durante la performance di Metodo Malavasi ci pensa Sir Julien Sir Julien a rimettere in moto un pubblico non ancora sazio di beats con l'ottima miscela Techno che fuoriesce dalla sua Yamaha RS7000. La classe non è acqua e l'infinita serie di manipolazioni che Sir Julien opera sulle proprie basi è da manuale. Hands in the air Aiutato anche da una certa presenza scenica e salutato dalle ovazioni del pubblico, non ci vuole molto a capire che il maestoso Unicorno Alato* che si materializza in volo a mezz'aria di fronte alla postazione è destinato a lui.

* provate voi ad inventarvi tutti 'sti premi!

 

Provocazione. Con ogni mezzo e a tutti i costi. E' proprio questo l'obiettivo principale e dichiarato di Scherzo Telefonico Alle Tre Di Notte MC... Scherzo Telefonico Alle Tre Di Notte MC Indossando un capo offerto dal suo sponsor ed accompagnato dalla solida base che gira sul suo portatile urla, si contorce e cerca ripetutamente l'autostrangolamento senza trovarlo. Autostrangolamento Poi cambia base, ruba uno scooter, lancia oggetti al pubblico Lancio di oggetti ed ancora cambia base annunciando che si tratta della mejo. Il pubblico applaude divertito, urla e si contorce, qualcuno viene colpito dagli oggetti lanciati e qualcuno più tardi sarà costretto ad andare a casa senza scooter... Scherzo Telefonico Alle Tre Di Notte MC intanto fugge in impennata con il Premio Provos sotto la sella.

 

Giocare in casa ha di certo i suoi bei vantaggi, non è certo una novità... Di sicuro lo sà bene anche Fungo Fungo che non fa' nemmeno in tempo ad avvicinarsi alla postazione e già riceve l'accoglienza entusiasta ed esultante di amici e parenti (...). L'Accoglienza riservatagli è in vero ben meritata e quando la sua Yamaha AN200 comincia a diffondere nell'aere i suoi beats ben calibrati ogni possibile riserva cade. Fungo Fungo sà come far ballare la gente e le grida che accompagnano il suo set ipotecano significativamente le possibilità che qualcuno dei prossimi concorrenti riesca a fare di meglio. Giocare in casa si diceva... Sia come sia, ma l'ambita Coppa Per Il Primo Classificato sembra già sorridergli...

 

E' un po' stanca la nostra ?Alos, ?Alos arrivata in treno e con alle spalle un mesetto passato a viaggiare su è giù per l'Italia. Tuttavia le basta applicare il suo make-up ed imbracciare la chitarra per ricominciare a sprigionare quell'energia di cui tutti la sanno capace. ?Alos Lasciando perdere ogni luogo comune, era ora che almeno una ragazza partecipasse alla gara! Accompagnata dalle basi che si sprigionano da un lettore CD portatile ?Alos si prende il suo spazio sistemandosi al di fuori della postazione utilizzata da chi l'ha preceduta durante il pomeriggio. La sua performance fatta anche di canto e danza riscuote consensi ed applausi, Canto Danza e mentre fa' buio ?Alos innalza al cielo la Dozzina Di Orchidee Giganti Del Brasile appena consegnatale da un giovane fattorino in livrea.

 

Si comincia a vedere poco senza illuminazione intanto che il pomeriggio lascia spazio alla sera ed i flash dei fotografi salutano l'ingresso in campo di Tech_Data. Tech_Data Anche lui come Fungo sfodera una Yamaha AN200 nuova fiammante proponendo le sue ritmiche notoriamente più oblique. La stanchezza comincia a impadronirsi dei presenti e l'imbrunire penalizzerà un poco gli ultimi performers. Tech_Data comunque ci crede fino all'ultimo mentre si agita smanettando a più non posso i suoi patterns acidi. Tech_Data La Medaglia D'Oro Per L'Impegno gli spetta di diritto e guai a chi si permette di discutere!

 

Ormai siamo agli sgoccioli e la gara volge al termine, personalmente comincio ad essere provato e la lucidità dei miei ricordi comincia ad appannarsi. Che ci volete fare... Cleo Cleo si presenta alla reception con una bella groovebox di ultima generazione accolto dagli organizzatori e dal pubblico superstite, in vero ancora numeroso ma ben più disattento. Difficile comunque che Cleo sbagli qualcosa, infatti se la gioca in scioltezza ruotando i potenziometri chinato sul suo strumento senza osare più di tanto l'inosabile. Cleo Il Metronomo D'Argento gli viene consegnato al buio.

 

Arrivati al termine, l'ultimo concorrente è costretto a ricorrere ai lumini sparsi sul banco regia per riuscire a vederci qualcosa. Molto poco, credo... Massimo rispetto allora per Strange Orange Strange Orange che con pochi flebili riferimenti visivi pilota con fare sicuro il suo campionatore Akai montato strategicamente all'interno di un bel valigione old-style. Il valigione Davvero niente male la sua performance, degna chiusura di una gara che passerà di sicuro alla storia. La consegna della Targa Dancing In The Dark conclude le attività all'aperto.

 

Dopo l'intero pomeriggio trascorso in cortile si passa così all'interno del Baraonda. La lavagna viene portata nella zona premiazione e tutti i partecipanti vengono invitati a riunirsi di fronte al palco dove più tardi suoneranno insieme Pin Pin Sugar, R.U.N.I. e Jacopo Andreini.

La tensione ovviamente è ai massimi livelli, stando alle reazioni mostrate dal pubblico durante le esibizioni ci sono almeno due concorrenti che hanno ricevuto un gradimento notevolmente superiore alla media, si tratta di Ventolin Orchestra e Fungo. Chi sarà il vincitore?

Lo speaker comincia la lettura della lista dei partecipanti in ordine di esibizione, La lettura chi riceverà più applausi verrà incoronato Reginetto delle Drum Machines e si porterà a casa il primo (...ed unico...) premio.

I tifosi di Fungo, che come si è già detto gioca in casa, si fanno sentire incitando il loro beniamino al grido di "Fungo! Fungo!! Fungo!!!" ed il classico "...E Non Esce Di Qui!!! Ta Ta Tatata!!!".

Gli applausi sono generosi per tutti, molti dei concorrenti improvvisano una specie di passerella cercando di farsi notare il più possibile ed incitando il pubblico.

La prima vera ovazione si ha quanto viene pronunciato il nome della Ventolin Orchestra. Le urla in suo favore sembrano non avere più fine... Anche Topazio Perlini riceve il meritato plauso della giuria popolare, ma quando si arriva a Fungo le grida si trasformano in un vero e proprio tifo da stadio. I giochi sembrano decisi definitivamente e la lettura dei nomi degli ultimi partecipanti si trasforma in un atto tanto dovuto quanto inutile.

Al termine della lettura c'è giusto il tempo per tirare un lungo respiro prima che il nome del vincitore venga pronunciato: si tratta proprio di Fungo! La sua gioia esplode insieme a quella dei suoi numerosissimi sostenitori che se lo contendono trascinandolo da un capo all'altro della sala, quasi palleggiandoselo in un crescendo di caos che in un attimo si fa' totale... Caos totale

Passata la foga del momento Fungo riceve degli organizzatori l'ambito trofeo e si concede alla stampa per essere immortalato mentre stringe finalmente in mano la Coppa Per Il Primo Classificato. Foto ufficiale del vincitore

 

Ma la giornata non è ancora finita ed il bello sta proprio per arrivare... Dopo drum machines e derivati è il momento del Megaconcerto All'Unisono di Pin Pin Sugar, R.U.N.I. e Jacopo Andreini.

I gruppi prendono posto sulla pedana del Baraonda e cominciano subito a spaccare! All'unisono 1 All'unisono 2 All'unisono 3 E' particolarmente impressionante osservare i due batteristi muoversi in perfetta coordinazione eseguendo brani dalle strutture sicuramente poco semplici, anzi, in verità piuttosto arzigogolate. Si stenta a credere che una tale sincronicità sia solo il frutto di una manciata di prove. Evidentemente ci troviamo di fronte a musicisti che sanno davvero il fatto loro* e che dispongono di una buona dose di feeling istantaneo.

* Ehm... C'erano forse dubbi?!?

Naturalmente questo non vale soltanto per Franz e Daniele Franz e Daniele Franz, Daniele e Nicola che si occupano di pelli, cembali e tamburi... Anche le sei corde di Fabio e Nicola Fabio e Nicola vibrano bene. Inutile dire che l'altra parte della sezione ritmica nella persone di Chet Chet e Alessandro, Alessandro entrambi al basso, non è certo da meno, anzi... I due solisti, Roberto Roberto al synth e voce, e Jacopo Jacopo al sax, voce e trombetta, sono anch'essi insuperabili.

Le bands alternano brani eseguiti a sedici mani (...) in cui lottano affettuosamente spingendosi su di un palco troppo stretto per permettergli una certa libertà di movimento, e momenti in cui si propongono da sole e sono più libere di saltellare quà e là. R.U.N.I. R.U.N.I. dall'alto Pin Pin Sugar A fare da collante ci pensa il sax di Jacopo, mai visto tanto sudato quanto oggi... Pin Pin Sugar e Jacopo Andreini R.U.N.I. e Jacopo Andreini

Anche Chet è bello fradicio e non manca di darmene prova al termine del concerto scuotendosi sulla mia ennesima birra. Avete presente l'effetto "cane appena uscito dall'acqua"? Ecco, appunto.

Purtroppo anche la mia fotocamera ha i suoi limiti e dopo aver già operato una preselezione delle immagini da salvare sono costretto ad interrompere l'opera di documentazione per sopraggiunto esaurimento della memoria disponibile... Peccato non poter scattare nemmeno una foto all'interno della sala adiacente che propone la Mostra di Arte Porno-Grafica Sex&Sex a cura de La Cueva (No-Art Gallery) e Topolin Edizioni...

 

Il mio amicone Elephant Zyclus mi raggiunge proprio quando tutto è praticamente finito... Mentre torniamo a casa cerco di raccontargli un po' com'è andata la giornata ma mi accorgo che è un compito estremamente difficile. Per quanto particolareggiato il mio racconto non riesce a rendere giustizia a tutto quello cui ho assistito.

Dubito che anche il testo di questa pagina, seppur accompagnato dalle numerose immagini, possa assolvere a tale compito. Chi c'era sà di sicuro che oltre a quanto descritto qui c'è stato molto, molto di più.

Sembra ed è retorico scriverlo, ma da un sacco di tempo non mi divertivo così tanto. Cercherò di passare più tempo all'aria aperta, promesso.

(8-) Andrea