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Musique
Actuelle
Impressioni di Andrea Da un paio di anni a questa parte non ho assistito a molti concerti... sono diventato un po' pigro e poi il tempo per fare le cose non basta mai, quindi spesso me ne sto rintanato, forse troppo... La mia memoria si sforza di ricordare quando è stata l'ultima volta che ho assistito addirittura a quattro performance una dietro l'altra: è successo nel '98 a Pordenone e quella volta sul palco c'ero anch'io, vale lo stesso? La nostra gita è programmata già da tempo ed arriva dopo una settimana piuttosto intensa che ci ha visto anche partecipare al party organizzato per il lancio del nuovo disco del mitico Bugo, ma questa è un'altra storia... Poco prima delle 17:00 mi trovo nel punto convenuto e Matteo/Hue arriva puntuale a raccogliermi lamentando i primi sintomi di una fastidiosa influenza che non tarderà a manifestarsi in forma più compiuta poche ore dopo. La strada corre dritta ed il traffico non ci ostacola più di tanto. Gli Autechre a basso volume fanno compagnia ad una lunga chiacchierata. Una volta lasciata l'autostrada ci imbattiamo in una breve coda entrando in Biella. Non possiamo fare a meno di notare l'orgia di mercatoni e centri commerciali che affollano entrambi i lati della strada... Le indicazioni ricevute telefonicamente da Luca/Fhievel e puntualmente annotate da Matteo sono preziose e ci consentono di arrivare senza problemi. Uno squillo a Fhievel ci conferma che siamo proprio nel posto giusto. Sono circa le 19:00 quando per la prima volta tocchiamo il suolo biellese. Evviva! Lo Studio AAA (...le tre "A" stanno per Antonio, Ada e Armando...) è un loft situato all'interno di un capannone che si apre su ciò che nel crepuscolo appare come l'aia di una vecchia cascina. Oltre a fungere da spazio adibito alla presentazione di serate come quella odierna, il loft è principalmente l'abitazione e lo studio/galleria di Antonio, provetto pittore professionista che spero non me ne voglia per questa improbabile definizione del suo operato... L'imponente figura di Luca Sigurtà si staglia in cima alle scale che portano al loft ed è la prima persona di cui facciamo conoscenza al nostro arrivo insieme al padrone di casa: Antonio ha 46 anni ma ne dimostra almeno 10 in meno... ragazzi, vivere in un loft fa bene alla salute! O forse è la pittura che mantiene giovani... magari è il connubbio tra le due cose. Fatto sta che almeno per stasera Antonio non sembra disposto a rivelarci il segreto della sua eterna giovinezza... Non è il caso di dolersene troppo visto che in cucina fervono i preparativi per la cena... Gli altri ragazzi impegnati nell'allestimento delle postazioni si presentano, sono Matteo/MS (...che ha già alle spalle una buona serie di DJ/Live-set), Kriztian/Kzunonove (...Pallino per gli amiki, amante delle zpigolozità krezkiuto a pane ed Aphex Twin...) e il più maturo Manuele Cecconello (...suoi i video che precederanno ed accompagneranno l'esibizione di Luca Sigurtà). I giovanissimi Luca/Fhievel e Davide/Horiko arrivano poco dopo insieme ad un paio di grossi speaker... I due ragazzi sprizzano entusiasmo e, soprattutto, lucidità da tutti i pori. E' una vera gioia osservarli durante i preparativi. L'atmosfera è rilassata anche se gli immancabili problemi tecnici costringono i ragazzi a ripensare in maniera diversa le soluzioni che adotteranno prima e durante le performance a seguire. Alcune delle scelte / costrizioni purtroppo penalizzeranno alcuni di loro più tardi. Un po' per sgranchirci ed un po' perchè incuriositi Hue ed io decidiamo di concederci una breve passeggiata per le strade di Chiavazza che a quanto pare è una frazione di Biella e presenta numerosi viottoli e strutture tipiche degli antichi borghi. Un breve trip molto carino e riposante! Verso le 20:00 al nostro ritorno ci ritroviamo in nove a tavola per una gustosissima cena a base di spezzatino e patate. Pur non volendo togliere nulla alle patate, è lo spezzatino ad impressionare i commensali per la ricchezza degli aromi e la cura della preparazione... Detto in una sola parola: capolavoro!!! Un sottile velo di menta lo avvolge per la gioia dei presenti rinfrancati anche dal vinello rosso che comincia a scorrere copioso. Poco dopo una bella formetta di formaggio sopravvive solo pochi minuti all'assalto... Come ho già avuto modo di constatare in altre circostanze anche gli sperimentatori elettronici più freddi riuniti intorno ad un tavolo imbandito si trasformano in incredibili mattacchioni sfoderando buone dosi di umorismo. Spiace un po' il fatto che pur con indagini serrate non riusciamo a scoprire l'identità del misterioso cuoco fantasma che ha allestito questa cena per noi. Grazie mille, chiunque tu sia! Tra un caffè ed una grappetta al peperoncino si avvicina l'ora in cui il pubblico comincerà ad affluire... Hue è sempre più costipato ma la grappa sembra dargli un po' di sollievo alcoolico... intanto il banchetto con il materiale audio in vendita viene allestito nella zona all'ingresso dell'ampio locale. Ora della fine i flyer della Afe andranno praticamente a ruba... Chissà che ci farà la gente con i flyer... per i filtri della canne dovrebbero essere perfetti anche se ai tempi non li ho mai provati di persona... boh, mistero.
MS live set Mentre viene deciso l'ordine in cui i musicisti proporranno il loro set i primi timidi ascoltatori fanno ingresso nella sala. Non è il caso di parlare di pubblico pagante visto che la serata organizzata da Eels For Fun e Studio AAA è completamente gratuita... Molti dei presenti sono amici dei musicisti che a loro volta hanno invitato altri amici. La platea sembra comunque eterogenea ed in qualche modo preparata all'evento. Poco prima delle 21:30, dopo una breve presentazione da parte di Antonio e Luca Sigurtà, Matteo/MS apre l'happening con il suo live-set. In tutta la serata sarà l'unico a proporre materiali di natura ritmica. Paradossalmente la maggior fruibilità dei suoi brani (...soprattutto se comparati con quanto avremo modo di ascoltare in seguito...) non riesce a fare presa su un pubblico al momento ancora impegnato nel chiacchiericcio del dopocena. E' un vero peccato perchè i suoi patterns sono costruiti in maniera intelligente e mai banale. Un retrogusto old school permea alcuni dei passaggi e i beats avrebbero anche tutte le carte in regola per far "muovere il culo alla gente" come suolsi dire... Il pubblico invece resta fastidiosamente distratto per tutta la durata del suo set. I motivi di questo risultato sono molteplici e vanno identificati soprattutto nel fatto che questo tipo di musica ha bisogno di volumi adeguati che purtroppo l'amplificazione (...ed anche il buon senso, visto che all'interno della corte dove si trova il loft ci sono altre abitazioni con relativi occupanti...) non è in grado di produrre. MS è anche l'unico artista che si presenta senza un video di supporto e questo è probabilmente il motivo principale per cui non riesce a catalizzare su di sè l'attenzione dei presenti. Anche la posizione scelta per la sua postazione è piuttosto infelice: quasi chiusa in un angolo, senza alcun tipo di illuminazione e con un supporto (...leggasi tavolo...) troppo basso per permettergli di padroneggiare con scioltezza potenziometri e sliders costringendolo a passare mezz'ora chinato sulle macchine... Con il mio mal di schiena cronico non ce l'avrei mai fatta... Anche l'orario di inizio credo non abbia aiutato molto... le 21:30 di Sabato sera non sono il massimo per cominciare un concerto, almeno secondo i canoni standard degli spazi che di solito li ospitano... Ogni dettaglio ha la sua importanza e da ogni esperienza si impara qualcosa. Matteo ha profuso nella sua performance una grande dose di impegno, energia e professionalità, speriamo che abbia preso qualche appunto su come sono andate le cose in modo da riuscire ad imporsi meglio in futuro. Un plauso a Hue che, seppur con una febbre in costante aumento, è stato uno dei pochi a seguire questa esibizione (...ed anche tutte le altre...) senza distrarsi nemmeno per un attimo. Anch'io a dire la verità non mi sono concentrato totalmente sulle varie performance... dalla mia ho la scusante di essermi impegnato nel documentare in modo tangibile i concerti scattando circa 140 fotografie (...le migliori sono tutte visibili in questa pagina, le altre è meglio dimenticarle...), questo ha comportato per forza di cose una buona dose di distrazione...
Fhievel meets Horiko "Il silenzio appoggiato a un vetro" Dopo qualche minuto di pausa tocca a Fhievel intrattenere i presenti che nel frattempo si sono fatti più numerosi e continueranno ad aumentare fino a superare, con dei calcoli approssimativi, le 100 / 110 unità nei momenti di maggiore affluenza. Ciò che per MS è stata una vera chimera per Fhievel almeno all'inizio si rivela sorprendentemente un gioco da ragazzi... Il pubblico viene letteralmente ammutolito dai suoni a volte anche rarefatti, ma sempre taglienti della sua performance che non poteva avere titolo più azzeccato. Viste le frequenze utilizzate durante il concerto mi capita spesso di chiedermi cosa mai staranno sentendo i due simpatici cagnolini che scorrazzano avanti e indietro tra il pubblico... di sicuro cose che a noi bipedi è proibito sentire... Mi aspetto che da un momento all'altro comincino a lamentarsi abbaiando... le due bestiole resteranno invece in silenzio per tutto il tempo, ma il vocio degli umani si farà invece straordinariamente forte nel giro di pochi minuti... Nell'elenco dei disturbatori entro anch'io a malincuore nel momento in cui il mio telefonino fa uno squillo (...uno solo, eh...) prima che io riesca a spegnerlo alla velocità della luce. Porgo le mie scuse ufficiali a Fhievel: come recita John Belushi alla fidanzata che sta per sparagli in The Blues Brothers "...le cavallette, le cavallette... non è stata colpa mia!!!!". Facendo un passo indietro, uno sguardo allo schermo del computer di Fhievel prima dell'inizio del concerto aveva rivelato un file di Cubase dall'impressionante complessità che ora lui padroneggia con scioltezza dimostrando di essere completamente a proprio agio durante tutta la sua mezz'ora di manipolazioni. Davide/Horiko intanto ascolta attentamente ed osserva compiaciuto l'effetto che il suo video esercita su alcuni dei presenti, quasi anestetizzandoli. Audio e video si completano a vicenda e pur non avendo connotazioni melodiche e/o di facile assimilazione la performance riesce a tenere desta l'attenzione dall'inizio alla fine. L'accoppiata Fhievel e Horiko funziona a meraviglia, dopo quanto sentito e visto questa sera ci aspettiamo un'ulteriore crescita e ci auguriamo per il loro futuro, oggi assai promettente, altre soddisfazioni. Bravi!!! Anche Davide/Horiko ha documentato la serata scattando alcune fotografie con la sua fotocamera ed ha allestito sul suo sito una pagina che le contiene, non dimenticate di visitarla: http://www.horiko.org/05102002/
Kzunonove "Nature umane induztriali" La prima parte della serata si conclude così ed il centro dell'attenzione si sposta verso l'altro lato della sala dove fianco a fianco dal pomeriggio sono pronte le postazioni di Luca Sigurtà e Kzunonove. Proprio a quest'ultimo tocca proporre ora il suo set. Kriz ben prima di cominciare ha suscitato in me curiosità e simpatia per il look neo-tribale che sfoggia. Un'immagine forte che una volta iniziato il concerto noto andare d'accordo con le sonorità proposte: movenze Ambient con forti connotazioni Industriali (...pardon: Induztriali!) che cullano piacevolemente gli ascoltatori più allenati, un po' meno tutti gli altri. Kzunonove è anche l'autore del video che viene proiettato durante la performance, girato per intero durante una "spedizione" all'interno di una fabbrica abbandonata che mi dicono trovarsi poco distante. Una location molto particolare che offre parecchi scorci da "dopo-bomba" e ricorda molto da vicino gli interni ripresi in "Halber Mensch" degli Einstürzende Neübauten. Chi ha avuto occasione di vedere questo video / film saprà benissimo di cosa si tratta, per gli altri... beh, è un po' difficile rendergli giustizia a parole, quindi mi asterrò dal provarci... sorry. Trattasi comunque di materiale di gran fascino che mi ricorda i bei (???) giorni delle mie pratiche Industrial. Se c'è un appunto che mi sento di fare a Kriztian/Kzunonove questo riguarda il modo spesso fin troppo svagato con cui ha condotto il suo set, distraendosi ripetutamente, cosa che farebbe presupporre scarso impegno da parte sua oppure, più probabilmente, l'inutilità di dover intervenire ripetutamente per "aggiustare" i parametri della sua performance, della serie "ho già fatto tutto a casa prima di uscire"... Dal vivo bisogna prendersi anche qualche rischio ed ha poco senso portarsi dietro un PC limitandosi a fargli riprodurre alcuni file... tanto varrebbe utilizzare un più comodo lettore CD portatile. Al termine della serata Kriz però negherà ogni addebito affermando di essere stato impossibilitato ad utilizzare alcuni elementi "live" previsti per il suo concerto rinunciando a malincuore ad altre apparecchiature per problemi tecnici verificatisi nel pomeriggio durante l'allestimento. Non c'è assolutamente motivo di dubitarne ed al di là della mia forse fin troppa esigenza il risultato finale è stato molto positivo. Il suo contributo alla serata è risultato alla fine essere un poco più lungo degli altri rendendo sempre più arduo il compito di tenere a bada un pubblico meno fresco e lucido grazie anche alle casse di birra distribuite da Luca Sigurtà che non ha perso l'occasione per dimostrarsi pienamente efficiente anche in queste vesti. I presenti, ovviamente, ringraziano.
Luca Sigurtà / Manuele Cecconello "terre / ex-terre" Parte del pubblico, non molti in verità, ha nel frattempo lasciato a piccoli gruppi lo studio sostituiti però da nuovi "adepti" arrivati giusto in tempo per assistere al concerto di Luca Sigurtà. Tra questi anche Carlo Ponte a.k.a. Kluster Cold in diretta dal Canavese, che rivedo con grande piacere dopo alcuni mesi passati soltanto a scriverci. Durante questa pausa riesco a percepire alcuni commenti del pubblico: una ragazza all'ingresso parla con qualcuno al telefono descrivendo "una musica molto particolare", altri sono incuriositi da uno "scatolotto bianco" che si trova sul banchetto dei CD in vendita... Il padrone di casa presenta Luca Sigurtà che subito si siede di fronte al suo PC e quando le luci si spengono per l'ennesima volta assiste insieme a tutti noi alla proiezione del breve video di Manuele Cecconello "Terre" che introduce la sua performance. Luca è concentratissimo ma alcuni passaggi molto silenziosi creano tra il pubblico un clima da "cinema dell'oratorio": vi ricordate quando qualche bambinello durante la proiezione disturbava ed altri invocavano il silenzio? Alla fine il risultato era che nel tentativo di zittire una persona altre dieci finivano per combinare molto più casino... qui la storia si ripete anche se fortunatamente solo per qualche istante, dopodichè la quiete si auto-ristabilisce. Luca da vero professionista non si scompone nemmeno per un attimo, sembra quasi immerso in uno stato di trance... I suoni che escono dal suo PC sono dotati di una notevole eleganza ed è palese che questo ragazzone conosca bene il fatto suo se decide coscientemente di utilizzare un sample dei Pink Floyd senza preoccuparsi di camuffarlo più di tanto all'interno della sua performance: sa di poterselo permettere, e di meritarselo anche. Le immagini di Manuele Cecconello sono molto aggraziate ed ancora una volta flirtano con passione insieme alla musica di Luca come è già fortunatamente accaduto per gli altri artisti che si sono esibiti prima di loro.
Fine La serata volge al termine e gli spettatori lentamente sfollano lasciando libera la sala. Tutti i performers sono impegnati in quello che è il momento più duro di ogni concerto: smontare tutto e caricare la macchina. Ad uno ad uno i partecipanti ci salutano stanchi ma felici per come sono andate le cose e con la promessa di ritrovarci presto per un evento simile. Anche Carlo / Kluster Cold ci saluta visto che lo aspetta un bruttissimo turno domenicale di lavoro. Brrr... Sono impressionato dalla resistenza di Matteo che ora dovrà pure sedersi al volante fino a Milano. Mi piace invece molto l'idea (stupida) di essere l'ultimo ad andarmene, Matteo si è già infilato in macchina ed io ho dimenticato in casa lo zainetto, quindi il primato pare spetti proprio a me. ...c'è rimasto ancora Antonio: ma non avrà un po' di paura tutto solo in quel grande spazio? Tralascio l'idea, non può aver molta paura chi ha scoperto il segreto dell'eterna giovinezza... 'notte. (8-) Andrea |