[reviews] afe117lcd
alistair crosbie: musicforshipwrecks

 
sound and silence []
webzine, italy, march 2009

La dicitura riportata sul sito di "Ambient/Drone Music" non rende il dovuto ad un disco che a tratti (l'iniziale "Sirenmusic"), per il suo elaborato minimalismo, può essere forse accostato anche ad opere di musica contemporanea della corrente minimale di Terry Riley o a Tony Conrad.

Il paragone potrà forse risultare indegno se si considera la pletora di strumenti e di variazioni che contraddistingue ad esempio "In C", ma ciò che unisce "Musicforshipwrecks" al lavoro dell'americano è più una costante attenzione al dettaglio giocata sulla ripetizione di uno stesso elemento o tono.

Questo disco, dal titolo perfetto per il suo contenuto, è il terzo di una serie di lavori a tema (qui si parla di relitti sommersi) di questo stampo, ed è realizzato solamente con sintetizzatori e chitarra, le cui lente volute, ricche di armonici e stratificate con estrema delicatezza, si rivelano psicostimolanti ad un ascolto distratto ma anche deliziose se trattate con la dovuta attenzione.

La prima traccia è decisamente un piccolo capolavoro che rende perfettamente l'idea della discoperta di un tesoro nascosto all'interno di un relitto sotto il mare come quello raffigurato nelle (forse troppo se raffrontate alla musica) cupe grafiche. Forse di minore interesse "Rustmusic", più classicamente dark ambient e meno originale delle precedenti, ma si risolleva la qualità con la chiusura, molto prossima ai migliori lavori di Final (il troppo poco conosciuto progetto ambient di Justin Broaderick).


[Matteo Uggeri]

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