[reviews] afe113lcd
genetic transmission: spiral

 
sound and silence []
webzine, italy, july 2009

È un vento freddo e tetro quello che apre "Spiral" di Genetic Transmission, nome dietro al quale si cela il polacco Tomasz Twardawa, maestro nel comporre un album che tra suoni e field recordings immerge l'ascoltare in un mondo rallentato e pericoloso, un mondo che si scioglie andando a creare un vischioso liquido di sensazioni auditive.

Il vento si insinua in complessi arrugginiti, in parti meccaniche, facendole muovere e accompagnandone il rumore per poi lasciargli il posto in una avventura musicale tanto impervia quanto seducente.

La composizione di Twardawa graffia come un chiodo antico, colpisce come un martello, si perde e si abbandona in un auto-disintegrarsi del suono per quaranta minuti nei quali si resta avvolti nel rigido avanzare dell'unica traccia che compone questo disco.

L'estetica del rumore cercata da Twardawa porta quindi a un paesaggio industriale tanto ostico quanto avvolgente, un'immagine in musica in continua mutazione le cui componenti vanno a liquefarsi e a sostituirsi in continuazione, arrivando a un collage magnetico, affascinante nei suoi spigoli e nella sua sfuggevolezza.

"Spiral" è un lavoro intelligente, difficile, ordinatissimo nella sua evoluzione continua, un percorso ansioso e inquietante da seguire fino alla sua conclusione godendosi ogni stravolgimento tra esplosioni noise e momenti di minacciosa quiete.


[Daniele Guasco]

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