[reviews] afe107lcd
daniele brusaschetto & benny braaten: db9

 
kathodik []
webzine, italy, july 2009

Nel 2004, Benny Braaten si ritrova ospite per alcuni giorni nell'appartamento torinese di Daniele Brusaschetto (grazie ad un tour nel nostro paese di Origami Galaktika la creatura di Braaten). Naturale effettuare delle registrazioni. Brusaschetto dietro ai cursori a tener a bada i livelli, Braaaten che armeggia, alternandosi, fra sezioni di basso in disfacimento e field recordings strapazzati da pedali ed effetti.

Brusaschetto congela l'attimo osserva e riflette sul da farsi. Parecchio tempo dopo, riprende in mano il materiale in questione, e lo manipola e martella bellamente. Ne vien fuori questo "Db9". Albo atipico, dove Brusaschetto accantona la sua vena cantautoriale/disastrata, e si dedica ad emulsionar fra loro, queste ampie distese, ambient/noise/isolazioniste. Territori conosciuti per il buon Daniele, pane quotidiano per Braaten.

Ovvio e conseguenziale, che il lavoro in questione, tenda ad esser inserito, in un contesto industrial/sperimentale. Senza (tutto sommato...), infierire più di tanto, sulle orecchie sfrante del povero ascoltatore. Sequenze cupe, feedback barcollanti, reiterazioni pulsanti, voci ed infiltrazioni del mondo esterno. Fra Pan Sonic incattiviti, e brancolamenti Voice Crack, ostico, ipnotico e non letale.

Logico che, chi si appassiona alle vicende soliste del Brusaschetto pop, qualche intoppo lo potrà anche trovare nell'ascolto, ma è l'altra faccia del Brusa quella che emerge. Quella fatta di scudisciate noise, di pensiero negativo, di ambient industriale apparentemente immobile, che ti svuota la mente e riempie il corpo di una strana energia. Gli estimatori di Braaten, qualche problema in meno lo avranno di sicuro. Simpatico e riuscito connubio sibilante. Ma non per tutti, un ascolto prima dell'acquisto vi eviterà di maledirmi e maledirli.


[Marco Carcasi]

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