[reviews] afe105lcd
maurizio bianchi / m.b. & maor appelbaum: innervation

 
audiodrome []
webzine, italy, august 2009

Dopo "Environmental Meditations" (Topheth Prophet, 2006) ed "Electrostatic Deflection" (Silentes, 2007), "Innervation" è la terza collaborazione tra Maurizio Bianchi e Maor Appelbaum.

Maurizio Bianchi, classe 1955, è una figura storica per chi ascolta industrial, mentre Maor Appelbaum è un prolifico ed eclettico musicista-produttore israeliano, già incontrato su queste pagine per "Collaborating Torture" (dove rielaborava un pezzo di Matt Gibney/Hollowing), immensa traccia dark ambient, anche se la descrizione è piuttosto riduttiva.

Al di là di quanto suggerito dal suo titolo e da quelli dei brani, "Innervation" si compone di sei tracce, durante le quali si ha la sensazione di stare dentro un treno supermoderno (o in una metropolitana) sparato a tutta velocità in una galleria.

Si tratta di un'associazione inevitabilmente soggettiva visto il tipo di album, ma è vero che il rumore in questione, non particolarmente abrasivo, è costante, tranne in alcuni frangenti nei quali - aumentando o diminuendo per gradi, dunque saturando o de-saturando progressivamente le nostre orecchie - dà l'idea o di un'accelerazione o di una decelerazione.

Quando questo rumore diviene sottofondo e normalità (il disco dura sessanta minuti), si cominciano a vedere le screziature e i tocchi dati probabilmente da Appelbaum, almeno per quanto è ipotizzabile ricordandosi di "Collaborating Torture".

È come se M.B. fosse il treno e Maor Appelbaum i lampi di luce della galleria o le imperfezioni delle rotaie, che creano riflessi o scossoni imprevisti, scuotendo un po' il passeggero prima che si rifaccia ipnotizzare dalla regolarità del suono del motore.

E se un disco di questo genere fa credere di viaggiare, allora hanno vinto i due autori.

[Fabrizio Garau]

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