[community] An interview with Leeza [03/2000]

Leeza

[Sorry, italian only...]

(Leeza) Ciao a tutti ! Mi chiamo Luca, però in compagnia gli amici mi chiamano "Pomello", non per motivi apparentemente sessuali ma per una vecchia e lunga storia... Al lavoro invece qualcuno mi chiama "Dima" per via del mio cognome, insomma, chiamatemi pure come volete... Ho 23 anni e opero nel settore commerciale come addetto alle vendite, che detto così suona bene, ma in pratica si tratta di lavorare in un supermercato... Non ho molto da raccontare su di me, anche perchè conduco una vita abbastanza tranquilla, non pratico sport, a parte un po' di  palestra di tanto in tanto,  ho la ragazza (...a cui mando un bacione: ciao Cla !), ogni tanto vado allo stadio e tifo per il grande Milan, anche se non ne faccio una malattia... L'unica mia vera passione da sempre è la musica: un tempo ero solito andare a ballare non appena potevo, ora lo faccio meno spesso perchè in giro non  riesco a trovare una discoteca che proponga musica decente. Ovviamente la dance commerciale  mi fa cacare (se si può dire), ma fino allo scorso anno era obbligatorio andare a scuotere il sedere... Ho cominciato a fare musica grazie a Matteo Campanati, a.k.a. Kabal, che mi aveva registrato alcuni nastri di Aphex Twin e Mu-Ziq che ho letteralmente consumato. In quel periodo sentivo proprio il desiderio di schiacciare i tasti di un synth... Guarda caso, Matteo ne aveva appena comprato uno, ed è proprio da lì che ho cominciato. Devo ringraziare anche Franco Meky che in quel periodo mi aveva regalato una tastierina Yamaha VSS-200 dotata di un piccolo campionatore con la capacità di memorizzare  fino a 5 secondi di audio (!) ed un mixer che utilizzo ancora adesso. E' con questi due apparecchi, uniti a tanta fantasia tra collegamenti, cavi, registratori portatili e "metti avanti e manda indietro", che nel 1994 naque "Plasmic", che tra l'altro non mi aspettavo proprio andasse a finire su CD-R. Comunque ringrazio anche te e il progetto Afe per le grandi piccole soddisfazioni che dà ad ogni suo componente, me compreso.

(Andrea)  C'è una cosa che mi sono chiesto sin dalla prima volta che Matteo mi fece ascoltare il nastro originale di "Plasmic": come diavolo hai fatto a mettere insieme quei pezzi con un parco strumenti così ridotto ? E' veramente incredibile... Ti và di entrare un po' di più nei dettagli ? Che procedimento usavi ?

(Leeza) Innanzi tutto scusa se ti rispondo con così tanto ritardo, ma come sai bene, sono stato impegnato nella realizzazione del mio piccolo sito... anzi, colgo l'occasione per ringraziarti del supporto che mi hai dato, perchè senza il tuo aiuto non ce l'avrei fatta... Passiamo alla tua domanda: mi chiedi come ho fatto con cosi pochi strumenti,... Ah, sì, O.K.... Non è tanto semplice spiegarlo, ma cercherò di farlo in modo chiaro e veloce:  come ti dicevo, ero in possesso del  mixer e della tastierina Yamaha cedutimi molto gentilmente da Franco Meky, di un registratore portatile Aiwa ed infine di un walkman... Come primo passo, registravo su nastro con il portatile una sequenza dalla tastierina, che, come ti spiegavo, era dotata di un mini-campionatore da 5 secondi... Per questo motivo dovevo essere ben fortunato e trovare campioni della lunghezza giusta in modo da poterli  "looppare" agevolmente... Una volta terminata la sequenza di base, inserivo il nastro nel walkman collegato ad un canale del mixer e nell'Aiwa mettevo un'altro nastro.  Poi, mandando in play il walkman, ci suonavo sopra con la tastiera e così via... Tutto questo per due, tre o quattro volte fino a raggiungere il risultato desiderato... Comunque si sente dalla qualità del suono, puro deterioramento analogico dei nastri, tutto quì... Ah ! Scusa Andrea, visto che ne ho parlato, mi permetto di fare ancora un po' di pubblicità al mio sito il cui indirizzo è http://web.tiscali.it/leeza.

(Andrea)  ...beh, alla fine si tratta un po' di quello che facevo anch'io all'inizio, soltanto che operare processi di questo tipo su materiale ritmico è piuttosto difficile... complimenti davvero per la tua destrezza ! All'epoca in cui hai registrato quei pezzi ci volevano ancora bel po' di soldi per produrre musica elettronica, oggi invece basta avere un computer e qualche piccolo software... insomma, una vera pacchia, che ne dici... ?

(Leeza) Infatti, direi che ci hai proprio azzeccato... All'epoca per fare musica mi sono inventato di tutto non avendo disponibilità finanziarie... Oggi invece, pur non avendo ancora a disposizione molto denaro mi "accontento", come hai detto tu, di un computer e di alcuni programmi molto divertenti, semplici ma allo stesso tempo all'avanguardia.

(Andrea)  Senti, torniamo un po' indietro alle tue prime fonti di ispirazione che hai citato prima... Come la pensi in merito all'evoluzione del sound proposto dai vari Aphex Twin, Mu-Ziq, Autechre e tutti gli altri... Voglio dire, a me per esempio, ogni nuova produzione di Mu-Ziq continua a piacermi tantissimo, nonostante il mio album preferito resti sempre "Tango'n'Vectif", ovvero il suo debutto del '93... ?

(Leeza) Sì, certo... chiaramente poi ognuno ha le sue preferenze... per esempio i miei album preferiti dei personaggi in questione sono "Surfing on sine waves" di Poligon Window ed "Incunabula" degli Autechre. Per quanto riguarda le nuove uscite non ti sò dire un granchè perchè non ho seguito molto la loro discografia in generale, comunque penso che sia giusto che la musica si rinnovi e che ogni individuo si esprima musicalmente come meglio desidera a prescindere dal parere della massa...

(Andrea)  Beh, noto che anche i tuoi dischi preferiti risalgono comunque al '93... non c'è che dire, è stata proprio una grande annata quella. ...Ma lasciando perdere il passato, come vedi il futuro della musica in generale ?

(Leeza) Ai tempi in cui da sbarbato andavo a ballare la domenica pomeriggio (ebbene SI !), si cominciavano a sentire dei cambiamenti... a prescindere dal fatto che mi è sempre piaciuta la musica alternativa, la velocità dei pezzi è aumentata pian piano fino alla nascita dell'hardcore, che all'inizio mi interessava abbastanza... poi più avanti si è cominciato ad assaporare la Jungle in tutte le sue forme sempre più affascinanti. Comunque, secondo me la musica si stà evolvendo in questo senso: i musicisti infilano più note in uno spazio in cui un tempo ne inserivano molte di meno... è un concetto un po' difficile da spiegare per me, non so se capisci cosa intendo... Per esempio, prendiamo Aphex Twin... basta vedere come è cambiato il suo modo di esprimersi.... cioè, non è più solo una questione di velocità, ma anche della quantità di note presenti in un determinato spazio. Vabbè, spero che si capisca abbastanza ciò che ho voluto dire...

(Andrea)  Direi di sì, almeno, io ho afferrato il senso. Ho letto degli articoli che parlano di questo fenomeno e lo imputano al fatto che la vita moderna ha "ritmi" sempre più frenetici, e la musica di conseguenza non può fare altro che cercare di stargli dietro... Ma torniamo a te, vuoi parlarmi un po' di "Serrado !", il nastro che ti sei da poco autoprodotto ?

(Leeza) Sì, certo... ho iniziato a comporre i pezzi contenuti in "Serrado !" appena ho comprato il PC, utilizzando quei famosi software di cui ho parlato lungo la nostra conversazione e di cui illustro meglio le caratteristiche nelle pagine caricate sul mio sito web... tra l'altro all'inizio usavo il Re-Birth 1.0, che sarebbe la prima versione... verso Gennaio di quest'anno, dovendo archiviare un bel po' di documenti, ho pensato bene di racchiudere il tutto in una musicassetta, e così ho fatto... la scelta del titolo invece, è stata piutosto casuale: mi è venuto in mente così, all'improvviso, e mi è piaciuto da subito anche perchè mi sembra bello deciso ma non tanto duro. Comunque sono sicuro che il motivo di questa scelta si trova nel mio subconscio... infatti "serrado" in spagnolo dovrebbe significare "chiuso" o comunque "braccato"... non che io sia chiuso o mi senta braccato nella vita normale, ma sicuramente provo queste senzazioni nel campo musicale... se avessi le possibilità per esprimere al meglio le mie ispirazioni, di sicuro mi sentirei un po' meno "Serrado !". Ah... dimenticavo: è quasi pronto il mio secondo nastro... posso anticiparti sin da ora che è un po' più cattivello del primo... poi se avrai voglia di darmi il tuo supporto morale per la realizzazione della copertina te ne sarò grato...

(Andrea)  ...e come potrei dire di no ? Non vedo l'ora di sentirlo... comunque presto o tardi stà pure sicuro che questo materiale lo passiamo tutto in digitale... grandi cose ci attendono ! ...un'ultima curiosità: hai scelto di fare uscire la tua cassetta con il marchio "MoonFear", mentre anche nelle note del CD "Kabal" tu e Matteo avete ringraziato una fantomatica "LunaPaura"... vuoi spiegarmi una volta per tutte cos'è questa storia ?

(Leeza) Ah, sì, è molto semplice: una sera ero proprio sotto casa del Kabal insieme a lui e ad altri, non mi ricordo esattamente chi ci fosse... beh, mentre parlavamo del più e del meno, alzai lo sguardo e scorsi un bagliore bellissimo... (visto che poeta, eh...?), e accorgendomi che era la Luna esclamai la fatidica frase "Figa ! Và che LunaPaura", che buttata lì così, tra le tante cazzate che stavamo dicendo, ci ha fatto crollare dalle risate. Tra l'altro Matteo ed io in seguito abbiamo anche fatto un esperimento chiamato appunto "LunaPaura Live", cioè abbiamo collegato la mia drum machine Alesis HR16 (regalatami dal buon Luca Moretti), al suo MC-303... Insomma, essendo una frase che per me è mitica, ho deciso di utilizzarla per questi fini.


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